Il titolo del brano di Seneca scelto per la versione di latino del Liceo Classico è “Chi è saggio non segue il volgo”, tratto dall’opera “Lettere morali a Lucilio”.
“Chi è saggio non teme il volgo”: cercare il favore della folla, dunque, non porta felicità ma alla rovina.
Seneca mostra all’amico Lucilio come i precetti della filosofia possano guidare alla virtù in mezzo ai falsi valori. Al maturando, oltre alla traduzione, nella seconda parte del compito è chiesta la comprensione e l’interpretazione del testo, l’analisi linguistica e stilistica, un approfondimento e riflessioni personali sul tema. La durata massima della prova è di 6 ore.
Seneca non veniva proposto dal 2017 e sale al primo posto della “classifica” degli autori più proposti alla Maturità dal dopoguerra a oggi: con 16 “apparizioni” eguaglia infatti Cicerone, assente dal 2009. Nell’ultimo esame di Stato pre-pandemia era stato infatti proposto un brano di Tacito. La soluzione di problemi attraverso lo studio delle funzioni è stato proposto al liceo Scientifico, oltre a problemi di geometria. Si tratta di problemi dall’approccio classico, senza riferimenti a casi reali, come invece accadde nel 2017 con la ormai celebre “ruota quadrata”. (ANSA).