Il Capo di gabinetto del Ministro della Salute aveva promesso la convocazione di un tavolo tecnico per affrontare la vicenda del Marrelli Hospital. La promessa fu fatta lo scorso 18 luglio in occasione di un incontro con lo stesso Alfonso Celotto a Roma, ma da allora nulla si è mosso. Ecco perché la clinica ha preso carta e penna e ha scritto ai Ministri Giulia Grillo e Luigi Di Maio, sollecitando il tavolo sul quale illustrare la situazione che si è venuta a creare.
La struttura è ferma. Ferma con il servizio ai pazienti e ferma con i 300 lavoratori, in attesa di un riscontro positivo – si legge nella lettera – convinti che solo un tavolo nazionale potrà affrontare la questione con l’autorevolezza che merita.
Gli fa eco il Presidente di Confindustria Michele Lucente che spera in una pronta iniziativa dei due ministri. Le questioni dibattute si trascinano ormai da anni senza trovare soluzione. Per Lucente ci vuole un confronto costruttivo nelle sedi ministeriali con l’obiettivo di dare risposte alle imprese e ai loro dipendenti e non ultimi ai cittadini della Calabria.
E’ da gennaio scorso che la clinica crotonese sta erogando prestazioni qualificate e di prima necessità: diagnostica per immagini, esami pet, interventi chirurgici di apa e pac, trattamenti di radioterapia a più di cento malati oncologici, senza poter avere il riconoscimento economico per queste prestazioni, pur essendo accreditati.
Nei giorni della protesta alcuni cartelli lo hanno pure scritto: Luigi Di Maio si è precipitato in Toscana dove sono a rischio 300 posti di lavoro. Perché a Crotone non è ancora venuto? Vorremmo chiederlo ai rappresentati politici del Movimento 5 Stelle. Ma in giro – tra Palazzo Alemanni e la sede ASP di Crotone – non se ne vedono.