Il presidente di Ance Calabria, Francesco Berna, intervenendo telefonicamente questa mattina nel corso della trasmissione Tgr Rai “Buongiorno Calabria”, è tornato sul taglio da lui denunciato di oltre sei miliardi di euro destinati alle grandi opere nel territorio della regione. Affermazioni a cui ieri hanno risposto il ministro dei Trasporti Graziano Delrio e il presidente dell’Anas Gianni Vittorio Armani.
Successivamente alla trasmissione, Berna è tornato sull’argomento: «Le dichiarazioni del ministro Delrio confermano quanto da noi sostenuto e che ribadiamo. La Calabria avrà sei miliardi di euro in meno per l’autostrada Salerno-Reggio e per la Statale 106. Questi sono i fatti che né Delrio, né Armani smentiscono, salvo poi provare a giustificarsi: tentano di blandirci con piccole opere subito cantierabili e adducono come pretesto la mancata copertura finanziaria dei progetti originari. Ma è compito del governo finanziare le opere, non dei cittadini o dei costruttori. E la sostanza non cambia: di nove miliardi di euro destinati alla Calabria, il governo ne ha lasciati solo tre. Questa è la verità. Sfidiamo il ministro a dimostrare il contrario, assumendosi coerentemente ogni responsabilità se le cose stanno come diciamo noi e come conferma l’Anas sul proprio sito internet, che evidentemente Delrio e Armani non consultano spesso».
Il presidente regionale di Ance aggiunge: «Quelli che il ministro definisce “progetti faraonici” per la A3 e la SS 106 facevano parte delle opere pubbliche che lo Stato si era impegnato a realizzare con la legge Obiettivo ma che non è riuscito a portare a termine in 15 anni. Improvvisamente, apprendiamo che per il governo non è più necessario trasformare in moderne arterie alcuni pericolosissimi tratti della Salerno-Reggio e della Statale Jonica, dove centinaia di cittadini hanno perso la vita. Non sarà realizzata nessuna variante, solo degli “ammodernamenti in sede”, giusto un piccolo maquillage. Ci vuole un bel coraggio per affermare il contrario o spingersi, come addirittura fa Armani, a parlare di presunti incrementi di spesa “reale”, magari sperando pure di essere ringraziato. Speriamo non abbiano l’ardire di farlo i parlamentari calabresi, a cui chiediamo di intervenire come lo chiediamo al presidente della Regione Oliverio».
«Il punto è chiaro – prosegue Francesco Berna -: opere considerate importanti fin dal 2000, oggi sono state cancellate e trasformate in investimenti marginali. La responsabilità di gestire le risorse che derivano dal pagamento delle nostre tasse non spetta né ai cittadini né tantomeno ai costruttori. È un problema del governo, che si deve accollare gli oneri che derivano dalle proprie scelte. Il governo ha scelto di “derubricare” opere destinate alla Calabria: se ne assuma la responsabilità ma abbia il coraggio di dirlo e di parlare la lingua della verità, perché negarlo – conclude il presidente di Ance Calabria – non fa altro che rafforzare la nostra convinzione della scarsa considerazione verso i cittadini di questo territorio».