Il consigliere del Pd Sebi Romeo, ai domiciliari con l’accusa di tentata corruzione nell’ambito dell’operazione “Libro Nero”, ha risposto alle domande del gip del Tribunale di Reggio Calabria Domenico Armaleo negando le accuse che gli sono state rivolte. Romeo, in particolare, ha escluso di avere promesso alcunché al maresciallo della Guardia di finanza Francesco Romeo. Il capogruppo del Pd alla Regione Calabria, sospeso dal partito, sarebbe stato avvicinato dal finanziere allo scopo di rivelargli notizie riservate su attività di indagine che lo riguardavano, in cambio di favori personali. Il difensore di Romeo ha presentato un’istanza di revoca della misura cautelare. Romeo, arrestato contestualmente nell’inchiesta contro la cosca Libri, come ha tenuto a specificare il procuratore Giovanni Bombardieri, non ha niente a che fare con i Libri.