Diversi esponenti della ‘Ndrangheta, la mafia calabrese, si sono installati nel Lussemburgo per nascondere e riciclare ingenti somme di denaro provenienti da affari illeciti. Lo scrive il quotidiano francese “Le Monde” nell’ambito dell’inchiesta “OpenLux” condotta insieme ad altre testate internazionali. La polizia italiana durante l’inchiesta “Canadian Connection” ha scoperto che Santo Rumbo, capo di un clan calabrese, si è spostato dal Canada al Granducato, dove si è inserito in un gruppo di giovani imprenditori provenienti da Siderno. La maggior parte di loro vive da anni nel comune di Differdange. All’indagine giornalistica ha partecipato anche il sito italiano “IrpiMedia”, che ha citato un inquirente italiano rimasto anonimo. Secondo la fonte, molte persone provenienti da ambienti della mafia calabrese si sono trasferiti nel Granducato per aprire ristoranti “chiaramente senza soldi in tasca vista la povertà della Calabria”. Rumbo ha acquisito delle attività da alcuni connazionali che dai dati del registro del commercio locale presentano capitali molto modesti. “Aprire dei ristoranti e dei caffè con un capitale irrisorio e quasi senza soldi nei conti per poi lasciarli fallire è tipico della mafia”, ha detto un inquirente antimafia rimasto anonimo. Rumbo è stato arrestato nel 2019 ed estradato in Calabria.