Eseguito oggi dall’Interpol di Catania un accertamento irripetibile sul telefono cellulare dello scafista minorenne pachistano arrestato lunedì scorso con l’accusa di avere organizzato il viaggio insieme con altri tre scafisti. In carcere ci sono anche un turco e un altro pachistano. Il telefono del giovane, che respinge ogni accusa, è l’unico cellulare trovato agli scafisti dopo il naufragio. Ecco perché è ritenuto particolarmente importante l’esame eseguito a Catania. Gli investigatori potranno estrapolare dati molto importanti. I contatti con i trafficanti di esseri umani ad esempio. Nell’ordinanza di custodia cautelare il gip del tribunale dei minori di Catanzaro ha scritto che il giovane sarebbe “aduso alla gestione dei percorsi migratori”. Il magistrato parla anche della “inquietante disinvoltura” con la quale il 17enne avrebbe affrontato il viaggio nel corso della traversata, una personalità altamente pericolosa e priva di remore. Sul cellulare del giovane pakistano ci sono diverse fotografie ritenute importanti dagli inquirenti.