Portafortuna Nardecchia. Con lui in panchina il Crotone non perde e anche se soffre (e quanto) riesce a portare a casa una vittoria stiracchiatissima e se qualcuno ci viene a dire che l’Andria non meritava il pareggio allora è in malafede. Ma il calcio divide i tifosi in due grossi blocchi: i risultatisti e gli amanti del bel gioco. Contro l’Andria di Doudou, squadre giovane e dinamica con un esperto come Urso a centrocampo ma ultima in classifica, saranno stati contenti quelli che alla fine guardano il tabellino e basta. Ma il Crotone a due facce come questa volta ancora non lo avevamo visto. Un primo tempo complicato, con la squadra che ha dato l’impressione che il ko di Catanzaro non era stato affatto smaltito. Insicura, timorosa e con qualche equivoco a centrocampo al punto che la domanda a Nardecchia nel dopopartita è stata quasi automatica: ma è stata sbagliata la formazione? Branduani e Awua in panca, Giron con loro e senza Kargbo, Cuomo e Calapai out fin da sabato. Sta di fatto che l’Andria è stata brava, pericolosa e fortunata. Brava perchè ha tenuto testa e ha comandato il gioco per un’ora e forse più, pericolosa perchè a fine gara il migliore in campo è stato Dini, il portiere del Crotone, e fortunata sul tiro in porta di Bolsius ha subito la deviazione beffarda dello stinco di Bove e ha beffato Dini per il primo gol subito in casa dal Crotone in questa stagione. Messo in archivio un record che serve a poco ma che per le statistiche dice 553 minuti senza gol in casa, i rossoblù hanno dovuto cominciare a remare controcorrente. Tribuzzi si chiama fuori al 33′, dentro Tumminello ma per vedere qualcosa di buono bisogna aspettare la ripresa. Dentro Giron al posto di uno sbiadito Crialese ma è sempre Dini a dire di no ai pugliesi in più di un paio di occasioni. Dentro poi anche Pannitteri ed è proprio lui, dopo 7 minuti dal suo ingresso, che la ristabilisce con un tap-in sottomisura dopo una furba giocata di Chiricò. Ancora assistenti arbitrali sulla strada del Crotone. Dopo quello di Catanzaro anche questo contro l’Andria non passa inosservato. Il gol di Tumminello è buono ma per il primo assistente è fuorigioco e sempre lui non segnala all’arbitro un chiaro intercetto col braccio nel cuore dell’area qualche minuto dopo. Solare invece il fallo di Milillo su Giron che si aggrappa alla maglia del difensore rossoblù e procura il rigore che Gomez trasforma. Rosso al tecnico Doudou, Andria che rinforza l’attacco e Dini che fa un’altra paratona mentre Golemic ci becca una pallonata in pieno viso rimanendo stordito per qualche minuto nel cuore dell’area. Poteva essere anche 3-1 ma Petriccione è arrivato a tu per tu col portiere avversario in debito d’ossigeno e con la mente annebbiata facendosi intercettare il tiro. Poi, dopo 6 minuti il triplice fischio e tutti a casa.