La Reggina sbanca l’Adriatico e conquista tre punti fondamentali in chiave salvezza, contro un Pescara sempre più in crisi (0-2). Una sfida inchiodata sull’0-0 e decisa dai cambi, con Baroni che al 62′ inserisce Denis e Bianchi, risultati alla fine decisivi per la vittoria. Il Tanke sblocca la gara al 73′, mentre Bianchi è l’autore dell’assist per Montalto che chiude il match al 79′. Tutto in 6′, dunque, con gli amaranto che riescono a tornare in Calabria con l’intero bottino in palio. CRONACA – Breda schiera i suoi con il 4-3-2-1: Fiorillo tra i pali; sulla linea difensiva Bellanova, Guth, Bocchetti, Nzita; centrocampo formato da Rigoni, Dessena ed Omeonga; Maistro e Tabanelli dietro l’unica punta Odgaard. La Reggina di Baroni entra in campo con un 4-2-3-1: Lakicevic, Cionek, Stavropoulos e Di Chiara davanti a Nicolas; Crimi e Crisetig vertici bassi di centrocampo; Edera, Folorunsho e Menez a sostegno di Montalto. CRONACA – È la Reggina a tenere il pallino del gioco, con un Pescara guardingo e pronto più a difendersi che a contrattaccare. A rendersi pericolosi in una gara chiusa sono gli amaranto con un paio di cross interessanti e un mancino centrale di Edera. Breda ad inizio ripresa prova ad osare un po’ di più inserendo Ceter al posto di Maistro, ma il canovaccio della gara non cambia. Pallino del gioco in mano agli amaranto ma senza riuscire a rendersi pericolosi. Ma sono i cambi di Baroni a cambiare il match: fuori Edera e Crimi dentro Bianchi e Denis. Baroni cambia moduli ai suoi passando dal 4-2-3-1 al 4-3-1-2. Reggina che cambia ritmo e sfiora il vantaggio subito con Denis, che si divora un gol fatto, su preciso passaggio di Lakicevic. Al 73′ la gara si sblocca su un’azione quasi in fotocopia: Denis questa volta non sbaglia battendo Fiorillo (0-1). Passano meno di 6′ è la Reggina chiude il match. Cross in area di Bianchi, un altro subentrato, per Montalto che non dà scampo a Fiorillo (0-2). Reggina in controllo della gara e Pescara in grave difficoltà fino al triplice fischio. La Reggine sorride ancora una volta all’Adriatico, per il Pescara la situazione è sempre più critica.
