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Novembre,5,2024

LA ‘NDRANGHETA? SPARA MENO MA CORROMPE DI PIÙ

La ‘Ndrangheta “spara meno però corrompe di più, ha sempre rapporti con il mondo dell’imprenditoria e della politica”. La Dia, nel suo ultimo rapporto sulle mafie, cita le parole del procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, per segnalare le nuove strategie della mafia calabrese, attenta a non compiere azioni eclatanti per non attirare l’attenzione degli organi inquirenti sulle sue dinamiche. A confermare la riflessione è l’operazione Basso Profilo di gennaio 2021 che ha consolidato la tendenza delle consorterie ‘ndranghetiste ad evitare azioni eclatanti e ad orientarsi, ove possibile, verso condotte appunto connotate dal basso profilo. Fra queste rientra senz’altro l’evasione delle imposte attraverso la costituzione di società fittizie e l’emissione di fatture per operazioni inesistenti con conseguenti indebiti crediti d’imposta milionari. Sintomatico l’elevato numero di consigli comunali sciolti nel tempo per ingerenze ‘ndranghetiste anche in aree ben lontane dalla Calabria. Forti condizionamenti hanno riguardato il consiglio comunale di Guardavalle. Significativa è ritenuta l’inchiesta “Faust” del 18 gennaio 2021 che ha documentato il condizionamento elettorale per l’elezione degli organi comunali di Rosarno. La Dia ha poi ricordato che il 14 dicembre 2020 a Reggio Calabria era stata eseguita una misura restrittiva nei confronti di un consigliere comunale e di un presidente di seggio elettorale in occasione delle amministrative di settembre di quell’anno. Gli sviluppi investigativi della vicenda hanno portato all’esecuzione di 6 misure cautelari per alterazione del voto, falsità ideologica in atto pubblico ed abuso d’ufficio. Le cosche calabresi continuano a dimostrarsi abili nel relazionarsi sia con le organizzazioni del narcotraffico sudamericano, sia con politici, amministratori, imprenditori e liberi professionisti.

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