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Dicembre,19,2025

LA DENUNCIA DI GRATTERI: DOVE SONO I SINDACI?

“Non so se vi siete accorti che i sindaci invitati oggi erano 30, ma ne mancano tanti. Chiedete agli assenti se hanno avuto una colica renale, se hanno avuto un incidente con la macchina, o si doveva sposare la figlia”. Lo ha detto il procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri a margine di un incontro con gli amministratori locali nella Prefettura di Catanzaro. “Non c’è giustificazione che tenga – ha aggiunto – è un fatto gravissimo, si vuole dire ‘non voglio andare, perché non stimo, non mi sento rappresentato dalle persone che sono dall’altra parte del tavolo’. Questo vuol significare quell’atteggiamento tradotto in lingua italiana. Quindi, poi non facciamo le vittime. Penso che nessuno dei sindaci, quantomeno del distretto di Catanzaro, cioè tre quarti della Calabria, può dire di aver bussato e di non essere ascoltato. Al tavolo oggi ci sono tra i migliori uomini dello Stato, a parte me, gente di altissimo profilo, molto considerati, dai Ministeri dell’Interno, delle Finanze, della Difesa. Non ci sono alibi per nessuno e bisogna finirla di piangersi addosso, di fare vittimismo. Se non si ha il coraggio, dato che il coraggio non si vende al supermercato, non ci si mette ad amministrare. Ci sono un sacco di sindaci onesti, perbene, vittime della mafia e che si sono scontrati a muso duro contro la mafia. Queste persone meritano rispetto, aiuto e consulenza”. La Calabria si conferma al quinto posto nella classifica degli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali (54 nel 2019 e 51 nel 2020) con un trend che vede nel primo semestre dell’anno in corso 12 episodi a fronte dei 14 registrati nello stesso periodo del 2020. A questo si aggiunga il dato relativo agli enti locali in atto sciolti per mafia nel 2021, 15. Sono i dati forniti dal prefetto di Catanzaro Maria Teresa Cucinotta. “Gli amministratori sono parte del territorio – ha sostenuto il prefetto – e costituiscono l’elemento più a maggiore contatto con la popolazione, quindi ne devono recepire le istanze e devono essere pronti a denunciare laddove le istanze abbiano il carattere di una minaccia all’affermazione della legalità. Ci vuole una forte consapevolezza e una forte presa di coscienza della necessità della denuncia, così come affermato dal Ministro dell’Interno lo scorso anno in occasione della riunione dell’osservatorio nazionale. La Calabria è un territorio fragile che ha bisogno di essere supportato e noi siamo qui proprio per questo”.

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