Un altro 0-0 in casa, come quello che è costato la panchina a Lerda. Il Crotone di Zauli (era all’esordio allo Scida) non bissa il successo di Francavilla ma sbatte più e più volte contro un autentico mura tirato su da parte della Turris. Inutile dire se è un risultato bugiardo, parlano i numeri e i fatti. Quindici corners, due pali, una dozzina di tiri verso lo specchio della porta con il numero uno dei campani che a fine gara si appiccica al petto la medaglia del migliore in campo. Senza Golemic e Awua fuori per influenza e problemi personali, Zauli dà una maglia da titolare a Gigliotti confermando sugli esterni Calapai e Giron, davanti la difesa Petriccione e Vitale, una sola punta Cernigoi con Chiricò e Tribuzzi a operare sugli esterni alti e D’Ursi a manovrare da falso nove. A differenza di altre volte il gioco del Crotone è arioso e avvolgente, la palla è quasi sempre in possesso dei rossoblù che però non trovano mai il guizzo giusto. Non lo trovano nel primo tempo con Cernigoi al centro dell’attacco e nemmeno nella ripresa con Gomez in quella posizione. Eppure, specie nella ripresa, è sembrato un assedio all’area di rigore corallina che si è sempre difesa a cinque nel cuore dell’area, una linea a quattro al limite della sua area e un solo attaccante. E nemmeno i cambi hanno dato ragione a Zauli che alla fine si è dovuto accontentare del nulla di fatto mentre la capolista a Castellammare di Stabia passeggia con una facilità estrema, così come facile è stato questo campionato per la squadra di Vivarini.