Alle 3 ore italiane (le 4 ora locale) è entrato in vigore il cessate il fuoco in Libano dopo due mesi di guerra aperta tra l’esercito di Israele e l’organizzazione libanese Hezbollah.
La tregua è stata annunciata dal presidente Usa uscente e dal premier israeliano contemporaneamente da Washington e Tel Aviv. Joe Biden e Benyamin Netanyahu hanno fatto sapere di aver parlato al telefono, il primo ministro ha ringraziato il commander in chief per il coinvolgimento degli Stati Uniti nel raggiungimento dell’accordo e per l’intesa secondo cui Israele manterrà la libertà d’azione” contro Hezbollah.
“A Hezbollah non sarà consentito di minacciare più la sicurezza di Israele”, ha detto Biden dalla Casa Bianca, e ha aggiunto che “non ci saranno truppe americane nel sud del Libano. La tregua è un nuovo inizio per il Libano”, ha affermato. Il presidente ha proseguito dichiarando che “nei prossimi giorni gli Usa lanceranno una nuova iniziativa insieme a Turchia, Egitto, Qatar, Israele e altri Paesi per raggiungere il cessate il fuoco a Gaza e la liberazione degli ostaggi nelle mani di Hamas”. Da Beirut il premier libanese, Najib Mikati ha commentato il cessate il fuoco come “un passo fondamentale verso la stabilità regionale”. Agli annunci ufficiali ha preso parte, successivamente, il presidente francese Emmanuel Macron, con una nota congiunta con Washington in cui i due Paesi si impegnano a garantire il rispetto della tregua.
Due ore prima che venisse resa nota la firma dell’intesa, il primo ministro israeliano ha tenuto una conferenza stampa in cui si è rivolto al Paese spiegando le motivazioni della tregua. “Se Hezbollah viola l’accordo e tenta di riarmarsi, colpiremo.