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Novembre,16,2024

FONDAZIONE ARMONIE D'ARTE COMMENTA IL SOSTEGNO REGIONALE AGLI EVENTI CULTURALI

“Se certamente tanto ancora ci sarà da fare affinché anche la Calabria possa avere realtà culturali e spettacolistiche colte con risorse in grado di renderle mediaticamente competitive nello scenario globale, è necessario anche essere animati da spirito positivo e plaudire allo sforzo, forte per il contesto, che la Regione Calabria ha fatto per garantire sostegno al settore nella sua interezza”. Inizia così l’articolata riflessione che Chiara Giordano, Presidente della Fondazione Armonie d’Arte, ha affidato ad una nota stampa sulla vicenda dei finanziamenti regionali alla Cultura con la Giunta Oliverio. ” In effetti quella regionale -prosegue il ragionamento- è stata un’operazione articolata, ampia, capillare. E ciò, al di là di ogni valutazione altra, è un segnale chiaro della volontà del Governatore Oliverio di dare importanza al comparto. E se ci si aspettava una consistente reazione pubblica di gioioso ringraziamento (che al momento non c’é stata) da parte di chi, tanti, stando al bando nella sua prima dotazione finanziaria sarebbero rimasti fuori dal sostegno per punteggio e posizionamento non utile nella apposita graduatoria, è qui invece Armonie d’Arte Festival ad esprimere una nota di apprezzamento. Lo facciamo noi- prosegue la nota del direttore artistico di Armonie d’Arte Festival – che da anni siamo sempre sul podio di ogni graduatoria grazie a progetti di profilo alto e respiro internazionale come a tutti noto ed evidente e, come altrettanto noto, lo siamo a prescindere da colori politici al governo regionale, e senza padrini o padroni di alcun segno o titolo. Lo facciamo noi che pure abbiamo da anni e con chiarezza segnalato che se 200.000 euro a chi non ha competenze nello spettacolo colto e nei Festival di prestigio incidenti nelle sorti di una regione possono apparire tanti, sono invece pochissimi rispetto allo standard delle realtà  italiane di qualità  (si vedano i loro bilanci pubblici e si noterà come ci si muova da 2/3 milioni di euro in su e con contributi regionali – altresì Pac – anche di 4/ 6 milioni di euro come la Campania a Ravello o Giffoni Festival). E lo facciamo noi che abbiamo subìto il ritardo consistente della graduatoria definitiva, con tantissima sofferenza nel dover tener fronte ai creditori, evidentemente perché era necessario attendere che si trovassero le risorse per non lasciare a piedi nessuno, fermo restando che tra quei nessuno ci sono tutti quelli che ora stanno zitti ad inattesa pancia piena, e tanti che probabilmente sono stati salvati solo dalla benevola speranza di un presidente buono che, dando a tutti fiducia, ritiene anche che tutti possano  così crescere e migliorare i propri risultati. Ovviamente questo auspicio è davvero stimabile e rivela un’idealità sana e profonda del Governatore; noi, esperti del settore, nostro malgrado ne siamo molto meno convinti e nello stesso tempo dobbiamo chiedere alla Regione di trovare insieme altre strategie per potenziare la capacità  di investimento di realtà che, come Armonie d’Arte Festival, potrebbero fare quel salto di qualità definitivo, diventare competitivi nello scenario globale, con le  più  compiute, ampie e strutturate ricadute per la  Calabria. In merito a questa richiesta pensiamo a strategie condivise di comunicazione, a forme di supporto per facilitare l’accesso al credito, nonché per favorire l’intercettare investitori nazionali ed internazionali, ecc. C’è altresì da evidenziare -si legge ancora nella nota della Presidente Giordano- che la triennalità messa in campo consentirà anche l’accesso ad altre forme di finanziamento come i fondi statali (Fus), costituendo il contributo regionale una precondizione: ciò è un fatto di fondamentale importanza dal momento che, oggi in Calabria, della spesa complessiva per la Cultura da parte dello Stato arriva circa   lo 0,2 euro pro capite a fronte di circa 4,7 euro di media nazionale. D’altra parte, ci è molto gradito manifestare che immaginiamo essere stato un sofferto processo la definizione di questo articolato piano per la Cultura, e che il presidente Oliverio certamente avrà avuto ben chiare tutte le istanze, ma avrà anche saputo e dovuto resistere a tanti “pareri” interni ed esterni alla compagine regionale e che, probabilmente, in modo per lo meno semplicistico e superficiale, avranno ben suggerito soluzioni falcidianti del contributo purché garantiste. Senza contare che, pur comprendendo che non tutti possono avere contezza dei reali costi della Cultura e in particolare dello spettacolo colto, non di meno abbiamo necessità che il dato diventi chiaro a tutti, politici, amministrativi, popolazione. A breve infatti, di concerto con altre principali realtà calabresi, proporremo un dibattito pubblico per informare tutti sia della congruità dei costi, sia delle grandi potenzialità che la Cultura possiede per essere uno straordinario strumento di sviluppo. Fermo restando che attendiamo oggi che la Regione acceleri ogni aspetto procedurale per la liquidazione del contributo. Dunque, in un panorama così complesso e frastagliato – conclude la nota di Fondazione Armonie d’Arte – segnato da profonde diversità di contenuto e di vedute, é davvero difficile mantenere il timone e quindi, sebbene ogni soluzione sia sempre ottimizzabile e non del tutto esaustiva di pur legittime aspettative, non si può non aver rispetto e  non esprimere plauso per l’impegno manifestato dal presidente Oliverio e anzi assumere uno sguardo e uno slancio positivo per il futuro. Da ultimo, ma non ultimo sia consentito di esprimere anche un’opinione di contrasto verso quanti, in modo manifestamente strumentale e collegato al proprio interesse, denigrano funzionari pubblici e operatori privati, con espressioni offensive e a ben vedere passibili anche di eventuali querele: la Cultura, insieme di saperi ed abilità, intelligenze e creatività, dovrebbe aver sempre come comune terreno di semina una buona dose di Saggezza, e in essa il crisma della mitezza che a sua volta consente il “dialogo, sommo bene” ( Socrate)”.
 
 
 
 
 

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