Pierluigi Di Palma, presidente dell’ENAC, arriva in Commissione trasporti alla Camera e parla anche degli scali calabresi quando affronta il tema del Piano Nazionale Aeroporti. Lo rende noto la deputata crotonese Elisabetta Barbuto. 
La novità scaturita dall’audizione è la centralità del concetto di rete integrata su basi territoriali che verrà potenziata. Come? Partendo dall’analisi dei singoli territori e mettendola a sistema con i fattori socio-economici della zona. Le linee guida mirano alla definizione del ruolo dei singoli scali. La rete calabrese, come quelle toscana, pugliese, campana e siciliana, sarà ottimizzata con le tecnologie disponibili, limitando il ricorso a nuove realizzazioni, e tenderà a superare la conflittualità tra scali situati a distanze medio brevi nell’ottica di specializzazione dei ruoli di ciascun aeroporto rispetto a quelli di rilevanza strategica. Il nuovo piano dovrà contenere indicazioni per lo sviluppo a scala nazionale degli aeroporti minori, quelli che hanno un traffico inferiore al milione di passeggeri per anno, rendendoli organici alle strategie della intera rete anche per evitare che l’equiparazione degli stessi all’interno della stessa rete finisca per penalizzarli a causa dei costi maggiori. “Questa è una svolta che già da tempo auspicavo” ha dichiarato la deputata Barbuto. “Il nostro territorio sa perfettamente cosa significa gestione unica su criteri esclusivamente societari”. La Barbuto ha chiesto di incontrare il nuovo amministratore della SACAL. In attesa dell’adozione del PNA e della concreta attuazione delle linee guida, la Barbuto vuol conoscere le nuove idee e le strategie di Marco Franchini per lo scalo crotonese, a partire dalla vicenda caro biglietti. Non ancora fissata la conferenza dei servizi per gli oneri di sistema e per il collegamento Roma-Crotone; mancherebbe l’invio da parte della Regione di una relazione integrativa.
ENAC IN COMMISSIONE: IL SANT’ANNA SARÀ POTENZIATO
