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Dicembre,23,2024

DUPLICE OMICIDIO DI PALLAGORIO, UCCISI PER UN FRANGIZOLLE

Un’indagine classica portata a termine dai carabinieri per ricostruire il duplice omicidio, avvenuto lo scorso 22 dicembre, di Francesco e Saverio Raffa di 59 e 35 anni, tra San Nicola dell’Alto e Carfizzi. Ad uccidere i due allevatori, padre e figlio, è stato il sessantaduenne Annunziato Lerose, di San Nicola. La ricostruzione dell’efferato duplice omicidio durante una conferenza stampa con il procuratore Capoccia, il pm Golluccio, il comandante provinciale dei Carabinieri di Crotone il tenente colonnello Colella, i capitani Epifano e Rampino e il maresciallo Lena. Il movente sarebbe stato un furto di un frangizolle subito anni prima e del quale Lerose era convinto che i Raffa fossero autori e successivamente che fossero a conoscenza dell’accaduto. Subito dopo il duplice omicidio Lerose era stato fermato per l’esame stub alla ricerca di eventuali tracce di polvere da sparo, mentre nei giorni precedenti era stato protagonista di un accoltellamento dopo una discussione. Prima una serie di colpi,  il grido “Annunziato mi stai ammazzando” di Saverio Raffa e poi un’altra serie di colpi. A sentire le urla cacciatori appostati in un battuta di caccia in zona, a poche centinaia di metri, dal luogo dell’omicidio. Colpi d’arma da fuoco sentiti nitidamente, con uno dei cacciatori che ha avvertito successivamente i carabinieri. Dopo l’omicidio Lerose ha abbandonato il luogo del delitto e dirigendosi verso casa per lavare ed asciugare vicino il camino i propri vestiti, prima di cercare di costruirsi un alibi. Una passeggiata in paese, stando attento a passare sotto le telecamere di videosorveglianza e l’ingresso in un tabacchino per fare degli acquisti, luogo dal quale mancava da tre anni. I carabinieri attraverso una prima ricostruzione ed una ricerca sul nome, sono subito risaliti al Lerose e nella tarda serata del 22 dicembre hanno bussato alla sua porta per l’esame stub. Un’indagine dalla ricostruzione classica con gli uomini dell’Arma dei Carabinieri che hanno ricostruito l’intera vicenda e sette mesi dopo hanno chiuso il cerchio sul sessantaduenne di San Nicola dell’Alto.
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