Cgil e Cisl respingono al mittente le accuse di voler ritirare la firma dall’accordo fatto con Congesi.
E’ quanto sostenuto nel corso della conferenza stampa, svoltasi questa mattina nei locali della Cgil, e a cui hanno preso parte: Francesco Gatto della Filtcem Cgil, Salvatore Federico Filca Cisl affiancati dai segretari provinciali Raffaele Falbo Cgil e Pino De Tursi Cisl.
Gli accordi, é stato sottolineato, quando vengono siglati debbono essere rispettati oppure ognuno va per la sua strada.
Una conferenza stampa tesa ad illustrare i termini della vertenza che si è inasprita dopo l’ultimo incontro avuto con Congesi, il Consorzio composto da dieci comuni della Provincia di Crotone e creato per la gestione del sistema idrico integrato.
Un incontro nato su richiesta delle organizzazioni sindacali – é stato sottolineato – che ha trovato soprattutto nel presidente di Congesi, Claudio Liotti, un interlocutore fermo sulle proprie posizioni e deciso a non dialogare.
Un atteggiamento che ha lasciato perplesse le organizzazioni sindacali.
In fondo si voleva semplicemente capire il perché delle scelte attuate ed in particolare la scelta dell’utilizzo dei voucher, hanno ribadito Gatto, Federico, De Tursi e Falbo.
“Capire di più e meglio, quali erano stati gli elementi che avevano caratterizzato la scelta dei voucher – ha sostenuto Falbo – poiché tale scelta viene posta in essere da una partecipata che al suo interno ha solo enti pubblici.
A tale proposito, Raffaele Falbo, Francesco Gatto, Pino De Tursi e Salvatore Federico, hanno espresso tutte le loro perplessità in merito.
Se nel nostro territorio si arriva a legittimare gli enti pubblici all’utilizzo dei voucher e quindi alla sostituzione del tempo determinato, indeterminato con forme che danno un minimo di riconoscimento dei diritti ai lavoratori, come avviene con i voucher, tutto – è stato sottolineato – prende una piega completamente diversa.
In questo caso – é stato ribadito – il sindacato veste i suoi panni e difende il diritto dei lavoratori ad avere una retribuzione congrua al lavoro che deve essere svolto e al rispetto di quelli che sono i diritti.
Tutti – ha sostenuto Falbo – conoscono i motivi dell’utilizzo dei voucher, nati per dare opportunità a studenti e pensionati, mentre oggi sono diventati la soluzione ai problemi dell’occupazione nel nostro territorio e nel nostro Paese.
Una contestazione, quella di Cgil e Cisl e delle loro sigle di categoria, che sulla base di quanto illustrato in corso di conferenza stampa, al presidente di Congesi non é piaciuta, tanto da alzare un muro nella contrattazione, abbandonando il dialogo che si era aperto.
Una dura presa di posizione quella di Liotti, presidente di Congesi, di non facile comprensione – hanno sostenuto i sindacalisti – dal momento che si tratta di un management e di un presidente che hanno una storia politica alle spalle, che hanno avuto incarichi amministrativi alla Provincia e al Comune e soprattutto provenienti da un estrazione sociale che dovrebbe difende i diritti e non arroccarsi su simili decisioni.
Per De Tursi l’utilizzo di strumenti quali i voucher serve a raggirare alcuni concetti e mette in discussione l’accordo siglato.
“La lettura dei contatori – ha spiegato il segretario della Cisl – é prevista come mansione e come servizio all’interno della società e del personale. Pertanto – ha sostenuto ancora De Tursi – noi abbiamo detto: Usiamo gli strumenti che ci sono, come ad esempio il tempo determinato perché se tu assumi persone che vanno al di la di quello che é l’organico, come si garantisce l’accordo al regime delle 66 unità? Questo é ciò che NOI contestiamo e vogliamo dire al presidente che é lui non sta rispettando l’accordo. Non siamo Noi – ha proseguito De Tursi – che non siamo d’accordo. Noi manteniamo la tesi relativa all’accordo siglato. E ricordiamo inoltre – ha concluso De Tursi – anche sul piano economico, il giorno in cui é stato siglato l’accordo e presentato il piano industriale, in quel piano vi era la tariffa relativa alla bollettazione”.
I sindacati hanno poi ricordato il perché nasce Congesi.
Una precisazione dovuta poiché a molti sfugge, ai socie e alla stessa Congesi, che il Consorzio nasce per dare la titolarità di una continuità lavorativa agli ex Soakro, perché la Regione Calabria sta avviando la Società unica regionale per la gestione delle acque e della depurazione. Pertanto é chiaro che nel momento in cui questo soggetto vedrà la luce verranno assorbiti, sul territorio provinciale, i lavoratori che hanno acquisito esperienza e professionalità. Vera ragione per cui i sindacati hanno siglato l’accordo e per fare ciò i lavoratori hanno fatto delle rinunce per garantirsi un futuro.
Non si può, é stato ancora sottolineato, scaricare sul sindacato una responsabilità che non appartiene al mondo sindacale. Noi, è stato ancora detto, non abbiamo chiesto di assumere nessuno, abbiamo chiesto regole precise, per tutti e trasparenza nelle assunzioni.