I Carabinieri della Sezione Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Crotone, con il coordinamento dalla D.D.A. di Catanzaro, hanno dato esecuzione a un’Ordinanza di Custodia Cautelare nei confronti di 6 soggetti, per traffico di sostanze stupefacenti.
In particolare, cinque indagati sono stati destinatari della misura della custodia cautelare in carcere e uno di quella degli arresti domiciliari.
Le indagini hanno consentito di delineare l’esistenza e l’operatività di una organizzazione, finalizzata all’approvvigionamento delle sostanze stupefacenti dei tipi “cocaina”, “hashish” e “marijuana”, e allo spaccio delle stesse nel Centro Storico e sul lungomare Crotonese, con la gestione di una “bacinella”, a sevizio dell’associazione, anche per le successive forniture di ingenti quantità di stupefacente da destinare allo spaccio, in una sorta di ciclo continuo.
L’esame congiunto e coordinato delle risultanze tecniche, telematiche e di video osservazione, hanno permesso di ricostruire, sul piano della gravità indiziaria, numerosi episodi di approvvigionamento, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, riscontrate anche con sequestri di vari quantitativi di “hashish” e “marijuana”, riconducibili, in termini di gravità indiziaria, alla disponibilità dei componenti del gruppo organizzato.
Convolto nello spaccio un intero nucleo parentale, composto dal padre di famiglia, all’epoca dei fatti, già ristretto agli arresti domiciliari per altra causa, promotore e organizzatore dell’attività, nonché dalla coniuge e dai figli, coadiutori e spacciatori al minuto della sostanza stupefacente, supportati da altri due soggetti, con riferimento tanto all’approvvigionamento delle sostanze stupefacenti e alla riscossione dei proventi dell’attività illecita, quanto all’attività di spaccio, con procacciamento di clienti e gestione logistica volta ad eludere i controlli sul territorio delle Forze di Polizia.
La base dell’organizzazione era situata nell’abitazione del nucleo familiare, ritenuta sicura anche quando nei pressi della stessa venivano effettuati sequestri di sostanze stupefacenti.
Lo spaccio si praticava anche alla presenza di altro figlio, minorenne all’epoca dei fatti.
Alcuni componenti dell’associazione, oltre a effettuare le attività di spaccio della droga, agivano in qualità di “vedette”, per preservare le attività dell’associazione dai controlli sul territorio da parte delle Forze dell’Ordine.
In concomitanza con l’esecuzione delle misure cautelari sono state effettuate perquisizioni personali e domiciliari.