Un punto e tanta rabbia per il Cosenza, nell’anticipo della ventinovesima giornata di Serie B, all’Adriatico di Pescara. Nove mesi dopo la vittoriosa finale play-off per la cadetteria con il Siena, i rossoblu tornano in Abruzzo e disputano una grande prestazione contro l’undici di Pillon, passando in vantaggio al 53′ con Tutino, ma subendo il pari biancoazzurro di Scognamiglio dopo soli quattro minuti. Una gara segnata dall’ennesimo “danno” arbitrale ai danni dei calabresi, con un netto fallo di mano di Gravillon (21′), non fischiato dall’insufficiente arbitro Illuzzi. CRONACA – Cosenza che cambia all’ultimo istante, con Embalo che si ferma e mister Braglia che passa dal 4-3-3 al 3-5-2, inserendo Hristov sulla linea difensiva, insieme a Dermaku e Leggitimo, con Bittante, Sciaudone, Bruccini Mungo, D’Orazio a centrocampo, con il duoTutino-Litteri in avanti. Al 2′ subito un cross teso di D’Orazio in area, ma Fiorillo allontana con i pugni. Al 12′ Tutino, servito da Litteri, arriva in area e apre per Mungo, che incrocia: l’estremo difensore pescarese mette in salvo. Al 17′ Monachello passa ad Antenucci, che ci prova con un rasoterra dal limite: la sfera termina un paio di metri a lato alla destra di Perina. Cosenza in palla e Pesacra in difficoltà, con i calabresi che protestano per un netto calcio di rigore al 22′. Gravillon al cetro dell’area tocca il pallone con la mano, ma Illuzzi fa segno clamorosamente di proseguire. Pescara che si rivede al 26′ con Balzano, ma il tiro termina alto. L’ultima azione importante della prima frazione è di marca calabrese. Sciaudone conclude alto da buona posizione, una bella azione corale dei suoi. Nella ripresa parte Pillon inserisce Bellini al posto di Antonucci. La prima azione è del Pescara con Monachello, che arriva in ritardo su un preciso cross di Memushaj. Al 53′ arriva il vantaggio del Cosenza. Mischia in area abruzzese, Perrotta tenta di allontanare la sfera, con Fiorillo che non trattiene e Tutino che è lesto ad insaccare (0-1). L’attaccante segna nella stessa porta della finale con il Siena e si porta ad otto centri in campionato. Un vantaggio che dura poco con Scognamiglio lesto ad insaccare di testa, sugli sviluppi di un calcio di punizione dal limite (1-1). Al 77′ Braglia cambia in attacco, richiamando uno sfinito Litteri ed inserendo l’ex Maniero. Un minuto più tardi i rossoblu sono costretti ad un nuovo cambio con Perina, acciaccato dopo uno scontro con Crecco, a lasciare il posto a Saracco. Pillon cambia nuovamente modulo passando al 4-4-1-1, con Del Sole al posto di Monachello, con Bellini terminale offensivo e il nuovo entrato trequartista. Gli ultimi minuti di gioco sembrano più una battaglia, che uan agra di calcio. Capitan Dermaku è costretto ad una vistosa fasciatura al capo, mentre Mungo viene scaraventato nella panchina abruzzese da Perrotta. Finisce in parità, dopo ben 9′ di recupero, con il Cosenza a festeggiare sotto il settore ospiti un punto di platino. Un pareggio, che con un pò di fortuna in più e senza l’ennesimo torto arbitrale subito, poteva trasformarsi in qualcosa in più. Ora c’è la sosta, utile a sfoltire l’affollata infermeria, e poter preparare al meglio la gara tra le mura amiche con il Palermo.