Riceviamo e pubblichiamo:
Carissime e Carissimi,
l’agricoltura e il sistema agroalimentare sono un’attività essenziale. Le imprese agricole non possono fermarsi. Sono le affermazioni ricorrenti nei commenti e nelle prese di posizione che si susseguono in questo periodo tanto difficile per il nostro Paese. Si è riscoperto che la sicurezza alimentare, garantita da una produzione di cibo sicuro e in quantità adeguata, è un requisito fondamentale per la tenuta sociale e per il benessere dei cittadini; anche nelle economie più avanzate come la nostra. Garantire la sicurezza alimentare non è, però, semplice: è il risultato, troppo spesso sottovalutato, del lavoro degli agricoltori, primo anello di una catena che consente ai consumatori di trovare gli scaffali pieni di prodotti tra i migliori al mondo. Siamo stati in grado, ovviamente in stretta collaborazione con il resto della filiera, di assicurare forniture sufficienti, anche in presenza di tanta domanda e di difficoltà operative non indifferenti e sono sicuro che continueremo a farlo, perché è questa la nostra missione. A tutti i nostri Associati voglio esprimere il più vivo e sentito ringraziamento per l’attività encomiabile che prosegue, pur tante difficoltà, all’interno delle aziende. Non poteva esserci, da parte vostra, una risposta migliore alla sfida che abbiamo ora di fronte: continuare a produrre, nonostante tutto. La Confagricoltura è impegnata al massimo per favorire lo svolgimento del vostro lavoro, con le adeguate garanzie di ritorno e sostegno economico. Il recente Decreto Legge “Cura Italia” è un primo passo, a cui dovranno seguire ulteriori ed efficaci misure per il nostro settore già nelle prossime settimane. Estendo il mio ringraziamento anche ai nostri operai che, pur sfidando a volte il rischio della malattia, stanno assicurando, come sempre, un imprescindibile contributo per rispondere al meglio e con continuità alle richieste dei consumatori italiani. Grazie all’attività che continua nelle imprese agricole, l’Italia riuscirà a superare questa emergenza. L’Italia ci chiama, a noi rispondere.
Con sincera stima e profonda ammirazione.
Massimiliano Giansanti