“Ci rivolgiamo ai Prefetti per differire l’inizio delle attivita’ didattiche fino a quando non siano state effettuate, in ogni edificio scolastico calabrese, tutte le verifiche tecniche atte a certificare la possibilita’ o meno che l’immobile possa essere utilizzabile sul fronte della vulnerabilita’ sismica”. Lo scrive, in una nota, il Codacons Calabria. “Da anni ripetiamo, inascoltati, che si tratta di una vera e propria emergenza: 9 scuole su 10 non sarebbero agibili. Per questo motivo abbiamo chiesto di ottenere la documentazione necessaria a comprendere quanto siano sicuri gli studenti in Calabria, un territorio ad alto rischio sismico”. Il vicepresidente nazionale del Codacons, Francesco Di Lieto, in particolare chiede all’Ufficio scolastico regionale, ai Comuni e alle Province calabresi di “rendere pubblici i certificati di rispondenza alla normativa antisismica. Se una scuola non e’ in possesso del certificato di agibilita’, vuol dire che a tutti gli effetti di legge non e’ agibile, pertanto andrebbe chiusa per tutelare alunni, insegnanti e personale scolastico”. Risultano censiti 2.408 edifici scolastici, ma soltanto di 1909 si hanno a disposizione i dati. Solo 832 edifici sono in possesso del certificato di collaudo statico e solamente 382 hanno ottenuto il certificato di agibilita’. Praticamente l’ 85% delle scuole calabresi potrebbe non essere agibile.