Il Museo Egizio di Torino si è trasformato per alcune settimane nel set del film fantasy “Berni e il giovane faraone”, diretto da Marco Chiarini e prodotto da 3Zero2 e The Walt Disney Company Italia, con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte. Al centro della storia, l’amicizia speciale e un po’ magica della giovane mummia-faraone, Ramses detto Ram, e Berni, ragazzina che vive con la madre archeologa all’interno del museo. Le riprese, durate quattro settimane interamente a Torino, si concluderanno domani. La pellicola arriverà nelle sale la prossima primavera. “Ritrovarci in un set cinematografico ci emoziona e ci diverte – ha spiegato Evelina Christillin, presidente del Museo Egizio – ambientando il racconto nelle sale museali, la produzione ha scelto di puntare sul patrimonio culturale e, parallelamente, ha consentito l’Egizio di diventare ancora più familiare per i giovanissimi”. Per Piero Crispino, produttore per 3Zero2 “i film fantasy per famiglie in Italia hanno un grande successo al botteghino e sono molto richiesti dal pubblico, ma non vengono quasi mai prodotti. Per questo, ‘Berni e il giovane faraone’ è un film particolare e unico”. Protagonisti del film sono Jacopo Barzaghi che interpreta un ragazzo di 3000 anni figlio della potente dinastia di faraoni Ramsete che viene catapultato nel caotico mondo contemporaneo, e Emily De Meyer che interpreta Berenice, una giovane ragazza che vive sulla sua pelle il disagio tipicamente adolescenziale di sentirsi sempre fuori posto e che si trova coinvolta in una lontana e misteriosa profezia egizia e attraverso il suo sangue risveglia una mummia del museo egizio di Torino. Insieme, i due ragazzi vivranno un’avventura avvincente, piena di elementi fantastici e di riferimenti alla storia dell’antico Egitto. “Questa storia ha una magia universale che può piacere ai bambini di tutto il mondo – ha affermato Elisabeth De Grassi della Disney Italia – è un racconto che mette in luce l’eccellenza del Museo Egizio, con le sue collezioni ma anche con la sua attività di ricerca”.