Amalia Bruni, direttrice del Centro regionale di Neurogenetica, è la candidata del centrosinistra alla Regione. L’investitura è arrivata nel corso di una riunione virtuale. La proposta è unitaria. La discussione andrà avanti anche oggi ma sembra improbabile un altro stop, dopo quelli di Irto e Ventura. Alto profilo scientifico, ben vista da tutte le aree della coalizione, il suo nome ha già fatto un primo miracolo. Carlo Tansi ha infatti aperto al dialogo. “Fin dai primi contatti ho chiesto alla coalizione di individuare un aspirante governatore che fosse rappresentativo della Calabria più attiva, colta e capace di misurarsi sul campo con i problemi della nostra terra. Amalia Bruni possiede pienamente i requisiti per risolverli: ecco il nostro giudizio. Il nome di Amalia Bruni consente al movimento civico Tesoro Calabria, e alle liste collegate, di aprire a un confronto con il fronte progressista. Amalia Bruni aveva raccolto entusiasmo anche nel Movimento Cinquestelle. Tutti schierati a sostenere la ricercatrice. Si riparte dunque da una nuova candidatura che arriva dalla società civile. “I partiti, i movimenti ed i gruppi politici e civici che si riconoscono nei valori riformisti e progressisti del centrosinistra hanno proposto unitariamente la candidatura alla guida della Regione Calabria ad Amalia Bruni, ricercatrice e docente universitaria conosciuta in tutto il mondo per le sue scoperte scientifiche” scrivono Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Articolo Uno, PSI, Io resto in Calabria, Centro Democratico, Verdi, Repubblicani, Demos, A testa alta e Calabria civica. La coalizione si incontrerà nuovamente oggi e domani per continuare la discussione sul progetto politico da consolidare intorno alla candidatura.
