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Novembre,2,2024

CARO CARBURANTE, LA MAGGIORANZA DELLE MARINERIE VUOLE CONTINUARE IL BLOCCO

Sì al prosieguo della protesta contro il caro carburanti con lo stop della pesca. Ad Ancona la maggioranza delle marinerie d’Italia ha espresso il proprio parere favorevole a rimanere in porto, mentre i marittimi dell’Alto Adriatico, Chioggia e Rimini, sono titubanti, preferiscono tornare in mare. E’ stata particolarmente animata la riunione nel capoluogo marchigiano dove una delegazione del Molise, con il presidente dell’associazione Armatori Paola Marinucci, ha partecipato annunciando la decisione di “proseguire con il blocco dei pescherecci”. “Siamo quasi tutti d’accordo – ha dichiarato Marinucci – nel proseguire la protesta. Puglia, Calabria, Abruzzo, Lazio e Marche la pensano come noi. Solo dall’alto Adriatico sono dubbiosi. Domenica è prevista la decisione ultima”. Alleanza Pesca, Coldiretti Impresapesca, Federpesca, Flai Cgil, Fai Cisl e Uilapesca, riunite in videoconferenza, “rilanciano il tema dell’assoluta necessità di costruire un meccanismo di sostegno al reddito, ora più che mai indispensabile. Dopo una settimana di stop della pesca, si annuncia un periodo ancora più difficile nel quale si continueranno a perdere migliaia di giornate di lavoro. Basti pensare al blocco dell’autotrasporto che impedirà le forniture del carburante e la distribuzione delle merci, compreso il pescato”. Le Associazioni hanno chiesto al governo di riprendere il confronto interrotto a gennaio ed individuare assieme le soluzioni. Al momento non esiste per la pesca alcuna forma di integrazione del reddito.

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