Clamoroso passo indietro del Commissario regionale Stefano Graziano. Siccome abbiamo fugato ogni dubbio sul rapporto tra il PD e l’amministrazione comunale, il partito a Crotone torna in gestione ai crotonesi. Mai tanta schizofrenia era stata registrata in un partito politico. L’annuncio arriva a cinque giorni dall’adozione del provvedimento, che aveva sollevato un polverone politico. La minaccia di restituire 300 tessere, le posizioni determinate di membri dell’assemblea nazionale, consiglieri regionali e locali, ha fatto il miracolo: evidentemente è partito il contrordine da Roma. Abbiamo scherzato: Antonella Stefanizzi era e resta segretario cittadino. Resta la sua segreteria. Resta anche l’incontro politico con la coalizione che regge le sorti in città, la prossima Crotone, creatura inventata da Enzo Sculco, l’ultimo esponente politico di rilievo rimasto sul territorio crotonese. L’obiettivo del Commissario – probabilmente su richiesta di una parte consistente dello stesso partito locale – era quello di indebolire il rapporto tra Mario Oliverio e Enzo Sculco. Ecco perché a Crotone è arrivato anche il capogruppo in regione Seby Romeo. Graziano si è dovuto rimangiare il provvedimento. Il commissariamento è stato ritirato perché, scrive Graziano i “dirigenti di Crotone hanno contribuito a fugare ogni dubbio” su un accordo fatto dal Pd cittadino con la Prossima Crotone per il Comune. Marcia indietro e pessima figura, di Graziano e di tutto il partito, senza testa né coda. Franco Iacucci, presidente della provincia di Cosenza, che era stato chiamato a gestire Crotone, tornerà a fare i bagni sul tirreno.
