È stata una lunga intervista al Presidente della Regione Mario Oliverio a far entrare nel vivo ” Cantiere Calabria”, l’intensa tre giorni organizzata dalla Regione presso l’Università della Calabria – riporta un comunicato dell’Ufficio stampa della Giunta- per informare sulle azioni e sui programmi del governo regionale, su quanto realizzato e quanto si realizzerà, proponendo insieme un confronto con tanti rappresentanti delle varie parti sociali, con la partecipazione, inoltre, dei ministri Martina, Delrio, De Vincenti, Lotti, e Minniti, quest’ultima prevista nella mattina di sabato 16 settembre. Ad intervistare sui temi regionali il Presidente della Regione, stamane, nell’Aula Caldora dell’Unical, i giornalisti Paolo Pollichieni, Direttore del Corriere della Calabria e Carlo Macrì del Corriere della Sera. Al termine, sollecitato dalle puntuali domande, un bilancio sulla strada già percorsa e lo sguardo concreto sulle prospettive per il futuro, per la crescita e lo sviluppo della Calabria. “Abbiamo ritenuto a metà legislatura di organizzare questa manifestazione- l’esordio di Oliverio- per fare un punto su quanto fatto. E’ un momento di messa a punto, una verifica, utile per il rilancio. Abbiamo alle spalle una programmazione solida- ha precisato- ; ora entriamo nel vivo dei cantieri. La missione che ci chiama ad combattere i problemi di questa regione, ha in sé che questi, per la loro complessità, per la loro gravità, non possono essere affrontati da un uomo solo al comando , ma con un concorso largo di energie , con l’apporto delle forze sociali, della rete degli amministratori, delle forze scientifiche. In questo, la scelta dell’università quale luogo per il nostro confronto. Le università- ha aggiunto Oliverio- occupano un posto di primaria importanza per la Regione. Ad esse sono state destinate notevoli risorse, per una serie di azioni, a partire dal garantire il diritto allo studio dei nostri giovani. ” Argomento che ha aperto il confronto, la sanità: ” La sanità- ha detto il presidente della Regione- è l’unico settore, grande servizio, che è stato sottratto ai poteri della Regione, nel 2010, affidato ai commissari. Non si valutò, allora, che con quella scelta sarebbero scattati vicoli: blocco del turnover; settori, di conseguenza, depauperati di professionalità; depotenziamento dei servizi territoriali, con situazione esplosiva negli ospedali; pressione fiscale al massimo. Un processo che si è tradotto in un aggravamento della situazione; il commissario avrebbe dovuto avviare processo di riordino e di riqualificazione ma ha badato all’aspetto della politica di bilancio, ha operato tagli lineari ed il bilancio oggi ci dice che la situazione si è aggravata, come noto anche in relazione al ricorso dei calabresi alle cure fuori regione, alla netta perdita di fiducia. A fronte di tutto ciò mi sono battuto e mi batto per un superamento della situazione, per invertire il trend attuale; spero che ciò possa accadere, nell’interesse unico della nostra regione”. “Nel settore si richiede una politica coraggiosa, investimenti, responsabilità: nostro intendimento è togliere la Calabria dalla situazione in cui è” ha ripreso il Presidente Oliverio che ha ricostruito, tra l’altro, la complessa vicenda, negli anni, dei tre nuovi ospedali, Sibari, Vibo, Gioia Tauro, opere essenziali che sono state sbloccate dal governo regionale. Tema, ancora, dell’intervista condotta da Pollichieni e Macrì, il porto di Gioia Tauro: ” In passato- ha messo in luce il Presidente della Regione- ci sono state difficoltà determinate dalla mancata utilizzazione delle opportunità che si aprivano. Noi abbiamo sviluppato un’azione forte, gettando le premesse per un rilancio dell’infrastruttura. Abbiamo sottoscritto con il Governo un Accordo di programma quadro che prevede investimenti importanti su Gioia Tauro. Sul gateway che noi abbiamo realizzato, – ha informato- siamo in dirittura di arrivo; faremo prossimamente una manifestazione per inaugurarlo. Anche per il bacino di carenaggio, abbiamo programmato 40 milioni di euro, nel Patto per la Calabria, e si realizzerà, consentendo l’allargamento delle attività del porto e una forte attrattività . Abbiamo ottenuto dal governo l’istituzione dell’agenzia portuale. Ma la cosa più rilevante che abbiamo conquistato è la ZES, un obiettivo che si agita da venti anni, che si realizzerà , tra le prime due pronte a partire in Italia. Ciò consentirà di mettere le ali al retroporto, ad uscire dalla monofunzione , seppure importantissima del transhipment, e aprire una nuova stagione. ” Altro argomento sollecitato è stato quello relativo al dissesto idrogeologico: ” Abbiamo recuperato un enorme ritardo perché l’Accordo di Programma Quadro del novembre 2010 prevedeva 185 interventi per un valore di 220 milioni di euro. Quando siamo arrivati erano stati conclusi solo 5 interventi per un valore di 18 milioni di euro. Ad oggi abbiamo oltre 60 cantieri chiusi, 78 in corso e gli ultimi 48 in via di progettazione avviata. Siamo passati ad una spesa complessiva di 160 milioni euro. Non ci siamo fermati: nel Patto per la Calabria ci sono risorse importanti , oltre 300 milioni di euro per la mitigazione del rischio frane, alluvioni ed erosione costiera. C’è una struttura specifica che sta operando”. Nel corso dell’intervista, la discussione è stata orientata su temi quali, fra l’altro, le infrastrutture e la strategia per l’accessibilità alla regione, il turismo, capitoli oggetto di sessioni di approfondimento di queste giornate, ed ancora la burocrazia. “ La burocrazia- ha rilevato il Presidente della Regione- è uno dei problemi fondamentali del nostro paese, un problema reale con cui faccio i conti tutti i giorni. Certo, sono opportuni i distinguo. Nella seconda fase della legislatura finisce il tempo delle giustificazioni; ora è quello dei cantieri e questi devono essere aperti; se dovessero esserci ostacoli da parte della burocrazia, si sappia che comunque si andrà diritti.” “ Stiamo smontando la vecchia regione, non per costruire, a fronte di un altro, un ‘pianeta Oliverio’, ma per la Calabria, per liberarla, per spostare risorse verso lo sviluppo, il lavoro, le attività produttive. È un lavoro complicato, che si fa avviando un processo – ha affermato in conclusione Oliverio che ha anche parlato della messa in liquidazione di enti quali Calabria etica, Field, Calabresi nel mondo, altri ancora (“potrei fare un elenco – ha rimarcato il Presidente della Regione- di mulini di malaffare, sedi di clientele e sottrazione di risorse all’economia sana e produttiva, messi per questo in liquidazione ”) , ed inoltre della riorganizzazione di strutture affidate alla direzione di professionalità di elevata competenza, quali Mariggiò per Calabria Verde, e De Felice per la Sacal. “ Abbiamo programmato oltre 9 milioni di risorse, con il ruolo attivo della Regione, ed avviato cantieri importante- ha concluso Oliverio- . Il governo è stato per noi un punto di riferimento considerevole; lo sono anche le forze sociali, con le quali abbiamo alcuni tavoli permanenti ed il cui concorso è fondamentale. Qui, c’è l’esempio del verso che seguiamo per costruire un’altra fase per questa terra. Ora si apre il secondo tempo, nel quale è necessario accelerare “.