“Ci devono essere le risorse ordinarie per il Mezzogiorno”. Lo ha detto Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, a Gioia Tauro per partecipare all’iniziativa “L’Italia del Mezzogiorno” nel corso della quale il suo sindacato ha presentato le idee di sviluppo del sindacato per il rilancio del Sud. “Dopo la piu’ grande crisi che il nostro Paese e il mondo abbiano vissuto – ha detto – la crescita cui siamo di fronte non risolve i nodi strutturali del Paese, e l’idea che ancora una volta noi ci affidiamo semplicemente al fatto che c’e’ un po’ di crescita, e questo determinera’ le soluzioni, e’ un’idea che lascia invariati tutti gli elementi di diseguaglianza, le distanze strutturali che si sono determinate, e soprattutto la fragilita’ del nostro sistema. Allora dire che abbiamo quattro proposte che oggi facciamo, e’ dire approfittiamo della congiuntura che s’e’ determinata, che non e’ piu’ quella dello sprofondo progressivo, per affrontare i nodi strutturali. Non nascondiamoli sotto il tappeto perche’ non ce li risolvera’ nessuno se non li risolviamo noi con delle scelte che siano strutturali di investimento nel nostro Paese. Dobbiamo smetterla – ha proseguito la segretaria della Cgil – di pensare che non esiste un intervento ordinario nel Mezzogiorno. Se l’idea e’ sempre quella che siccome non hai un’equilibrata distribuzione delle risorse, usi i fondi europei o i fondi strutturali per affrontare la quotidianita’, il divario strutturale crescera’ sistematicamente tra il Mezzogiorno e il resto del Paese. Lo dico anche alla luce di un quadro politico che e’ diventato molto complicato dopo le elezioni. Questa cosa che noi spendiamo troppo nel Mezzogiorno e’ una follia che va combattuta quotidianamente. Lo dico per delle cose che sono banali. Ad esempio – ha spiegato – se la dispersione scolastica continua ad essere piu’ alta nelle regioni meridionali che nelle altre regioni, forse servono ordinariamente piu’ risorse per l’istruzione nel Mezzogiorno”.