“Uno dei tasselli del puzzle Calabria lo abbiamo messo a posto: la Calabria, solo a dicembre del 2014 era seppellita dai rifiuti, ora possiamo dire che è una regione pulita, prima in Italia per crescita di differenziata con il 40 % di raccolta”. Lo ha detto il Presidente Oliverio durante il terzo incontro di “Cantiere Calabria” in corso di svolgimento all’Unical a Rende. Alla presenza di istituzioni regionali, Anci, Cgil, mondo delle imprese, Legambiente e Conai, ha preso il via una lunga disamina sulla situazione dei rifiuti in Calabria e sono stati rappresentati gli importanti risultati raggiunti. A coordinare i lavori il consigliere regionale Arturo Bova che ha raccontato il proficuo processo di gestione che ha condotto all’approvazione in Consiglio regionale del Piano dei Rifiuti, atteso da quasi 10 anni. Ma ha anche sottolineato “il dramma delle precedenti gestioni commissariali in materia di rifiuti in grado solo di sperperare circa un miliardo e 200 mila euro senza produrre risultati”. Il dirigente generale regionale all’Ambiente Orsola Reillo ha spiegato i pilastri della nuova visione in materia di rifiuti: nuovo piano dei rifiuti, rilancio della raccolta differenziata, riduzione dei rifiuti da trattare, completamento impiantistico e riordino del settore. Innanzitutto il nuovo Piano, atteso da 9 anni, approvato dalla commissione europea nel 2016. Un piano condiviso – ha detto – che comprende azioni di prevenzione nella produzione dei rifiuti in eccesso, una raccolta differenziata spinta, ammodernamento impiantistico e soprattutto il piano amianto che non era stato mai redatto dalla regione”. Da record i risultati in termini di raccolta di differenziata. “Siamo passati dal 2014 con una quota del 18 % al 2015 con il 25 %, al 2016 al 35 %, fino al 2017 con il raggiungimento del 40%”. “Siamo con orgoglio la Regione che è cresciuta di più in questo campo – ha detto Francesco Martino, progettista Sistema Impiantistico Regionale dei Rifiuti – che ha anche ricordato i tempi record di approvazione del Piano regionale dalla Commissione Europea: “appena un mese, contro, solo per fare un esempio, i 5 anni impiegati dalla Regione Lazio”. “Il sistema, a regime – ha proseguito Martino – prevede il completamento impiantistico, 9 ecodistretti, tra cui 4 già esistenti e gli altri in via di rapida realizzazione, a impatto ambientale zero, in grado di realizzare, cosa fondamentale, il riciclo dei materiali e abbattere di molto i costi legati ai trasporti. Il tutto con risorse già disponibili, 331 mlioni, derivanti da Patto Calabria, Cipe, Por, Apq tutela ambientale”. Il dirigente Reillo ha anche spiegato l’obiettivo finale del piano rifiuti: la costruzione di autogoverno delle Ato, fondamentale per la massimizzazione dei costi. “Con la governance delle Ato si affidano le competenze di trattamento, raccolta e trasporto ai territori. Il riordino prevede 3 Ato già costituite e 2 in via di definizione a Reggio Calabria e a Cosenza. Il nuovo sistema che sta prendendo corpo sarà decisivo nella svolta del settore”. Il presidente di Legambiente Calabria Francesco Falcone ha elogiato il lavoro svolto dalla Regione in questo settore, da sempre spina nel fianco della Calabria e ha elogiato l’ottimo lavoro del dipartimento Ambiente, ma ha anche lui ricordato il fallimento della gestione del commissario di goiverno con oltre un miliardo di spreco di denaro pubblico. “Il piano è solo il punto di partenza, – ha detto – bisogna puntare sempre più sulle azioni di prevenzione sulla produzione dei rifiuti.”Fabio Costarella, responsabile Conai, ha descritto altri risultati lusinghieri raggiunti dal settore calabrese in materia di rifiuti. “Nel 2016 – ha detto – la Calabria è la regione che è cresciuta di più per la corretta gestione degli imballaggi, secondo la direttiva 94/62 della Comunità Europea. Un punto fondamentale è appunto la creazione del riciclo e in questo la Calabria sta superando le attese. Ricordaimo che l’Ue chiede alle regioni di arrivare all’80 % di riciclo nel 2030”. La Cgil, rappresentata dal dirigente regionale Daniele Carchidi ha messo in rilievo il proficuo lavoro di concertazione che ha prodotto la realizzazione del Piano dei rifiuti. “Non c’era mai stato nessun confronto con i commissari straordinari nel passato. Ora c’è una posizione diversa da parte della Regione a cui chiedo però di sostenere sempre più questo comparto, a partire dalla realizzazione di un’anagrafe dei lavoratori del settore. Si può e si deve pensare di fare crescere questo settore soprattutto in termine di posti di lavoro. “Gianluca Callipo, nella veste di presidente di Anci giovani e sindaco di Pizzo ha invece posto l’accento sulle fragilità economiche e strutturali dei Comuni, veri protagonisti di questo miracolo sui rifiuti in Calabria. “In Calabria – ha detto – abbiamo un piano assai importante ma stiamo attenti a sostenere i Comuni che rappresentano l’anello debole del sistema. Il risultato al 40 % di raccolta differenziata premia anche i nostri sforzi. Per questo apprezziamo la mano tesa del presidente Oliverio sulla questione legate alle tariffe”. Proprio sulle tariffe è intervenuto in prima battuta il presidente Oliverio. “Noi sosteniamo le imprese del settore e così il mondo del lavoro, ma chiediamo ai Comuni lo stesso atteggiamento. Siamo disponibili al confronto e a spalmare i 300 milioni di debito nei confronti della Regione, ma abbiamo anche noi un bilancio da rispettare”. Oliverio si è anche detto contento di trovare Callipo a guida di Anci, proprio per il raggiungimento di un’intesa proficua sulla questione tariffe”. “Più in generale – ha detto ancora Oliverio – credo che non ci sia cosa più importante di avere una regione pulita, la propria città pulita. Appena insediato il 10 dicembre del 2014 la Calabria era in preda all’ennesima crisi legata alla raccolta dei rifiuti. Così ho convocato tutte le parti in causa e abbiamo deciso di fare quadrato e di aggredire il problema. Siamo a un ottimo punto ma non ci fermeremo qui. Costruiremo un sistema moderno, e soprattutto inizieremo una campagna di comunicazione importante sull’importanza della raccolta differenziata, a partire dalle scuole. Vogliamo che la nostra regione capisca l’importanza fino in fondo di avere una regione pulita. Mi piace ricordare Marx – ha concluso Oliverio – quando sosteneva che non è l’uomo che fa l’ambiente ma è l’ambiente che fa l’uomo. Ecco, qui in Calabria, questo processo è irreversibile”. In conclusione dei lavori sono intervenuti Nicodemo Podella, Presidente regionale Cia, il sindaco di Zagarise Gallelli e l’imprenditore Pellegrino di “Calabria Maceri”, società nel settore della gestione dei rifiuti, che ha ringraziato Oliverio per il concreto sostegno al settore e soprattutto alle imprese. “Grazie Oliverio – ha detto – perchè da 30 anni non c’era stato mai un atteggiamento così concreto della Regione su questo settore. Ora siamo orgogliosi di fare impresa e creare finalmente posti di lavoro”.