Tutti sotto la curva a festeggiare con i cento tifosi arrivati da Crotone. I rossoblù mandano questa cartolina ai propri supporters dopo la vittoria in trasferta contro il Foggia. Un successo che si è fatto attendere (undici gare senza vittorie e sette sconfitte di fila lontano da casa) ma assolutamente meritato. Tanti gli spunti positivi di questa gara. Oltre alla vittoria, come detto, è stato un Crotone tetragono che solo dopo l’uscita di Spolli ha indietreggiato e lasciato campo agli avversari. Memori del disastro di Ascoli specie nel secondo tempo, i rossoblù questa volta si sono fatti furbi, hanno stretto i denti e portato a casa una vittoria importantissima. Come contro il Cittadella anche questa volta Nalini ha dovuto alzare bandiera bianca a pochi minuti dal fischio iniziale che ha costretto a Stroppa a fare esordire Machach fin dall’inizio e che magari voleva utilizzare più in là nella gara. Ma l’impatto con la gara è stato quello giusto, in un quarto d’ora il Crotone segna due gol e nel prosieguo sbaglia il colpo mortale per chiuderla. Stroppa torna, costretto, al suo modulo preferito. Un 3-5-2 con due quinti di centrocampo adattati come Sampirisi e Firenze per le assenze di Martella e Marchizza. La differenza nei primi 10 minuti la fa Rohdén che si costruisce da solo il gol del vantaggio e dà il via all’azione del raddoppio. Il nazionale svedese sfrutta anche la troppa libertà che i foggiani gli lasciano e fa sfracelli nella trequarti. A centrocampo la densità del Crotone è asfissiante al punto che Deli e Agnelli ci capiscono poco o niente. Ma le buone notizie arrivano da dietro dove il Crotone, per la seconda giornata di fila, non incassa gol ma soprattutto trova un certo signor Spolli che alza il tasso tecnico in quella zona del campo al punto da far giocare bene anche Golemic e Vaisanen. E poi c’è la sorpresa Zanellato che segna il suo primo gol in rossoblù grazie ad una sponda di Simy che gli permette di segnare con una zampata la rete del 2-0, e quella di Machach che si sacrifica facendo il pendolo tra centrocampo e attacco ma dimostrando di avere numeri interessanti come il dribbling, la velocità e l’abilità di puntare l’avversario nell’uno contro uno. E poi c’è Simy che sarà stato bravo in occasione del gol di Zanellato ma che ha fatto rosicare il fegato ai tanti tifosi per qualche gol fallito e per i facili passaggi sbagliati. Unica nota negativa, se proprio la vogliamo trovare, è la gestione nel secondo tempo. In campo il Crotone non ha fini palleggiatori tranne Benali (ma era squalificato) e fatica a controllare il gioco. Troppo schiacciato negli ultimi 20 minuti con Kragl che le ha provate da tutte le posizioni portando a casa solo un tiro dalla distanza parato con i piedi da Cordaz e un palo colpito da Martinelli con un colpo di testa. Per il resto zero. Il Foggia ha ricevuto sì due punti in più dalla Disciplinare ma li ha dilapidati nel giro di poche ore. Prima di questa gara Stroppa lo aveva detto: “c’è bisogno di uno scatto e poi la salvezza è a sole due vittorie”. Dopo questo successo il morale si alza esponenzialmente e domenica altro scontro salvezza contro il Livorno. Ma da adesso è tutta un’altra storia.