L’associazione Italia Nostra, attiva nella difesa dei beni culturali e del paesaggio, ha siglato un protocollo d’intesa con l’Arma dei carabinieri per rafforzare la collaborazione, in particolare per quanto riguarda le segnalazioni sui beni architettonici e i paesaggi in abbandono e bisognosi di tutela. “Oggi siamo molto soli, le soprintendenze non ci ascoltano più, perché ormai sono destrutturate e demotivate, ragione per la quale questo protocollo e’ estremamente positivo, dato che potremo rivolgerci ad una istituzione dello Stato che opera con imparzialità”, ha detto Oreste Rutigliano, già presidente di Italia Nostra, presentando alla Camera il protocollo, da lui stesso firmato per conto dell’associazione. “E’ dal 1996 che l’attenzione per i beni culturali, il paesaggio, l’ambiente, è calata. E con la riforma del ministero del precedente governo ci si è concentrati sui grandi monumenti, lasciando perdere il resto”, ha aggiunto Rutigliano. La collaborazione tra carabinieri e Italia Nostra è già in atto da anni, ma con il protocollo viene in qualche modo formalizzata. Basti pensare che il presidente della sezione romana dell’associazione è un colonnello dell’Arma e che in molte altre sezioni si trovano carabinieri. L’associazione ha stilato una ‘lista rossa’ di 350 siti in pericolo. Il censimento delle segnalazioni cresce di anno in anno, spiega la stessa ‘Italia Nostra’, ed è possibile verificarlo attraverso il sito web dell’associazione. Per ogni bene segnalato a rischio c’è una scheda completa con le foto della segnalazione. Sul sito è anche spiegato come fare una segnalazione.