Taranto, Bari e adesso Foggia. I playoff contro le squadre pugliesi non portano bene al Crotone che subisce il pareggio dei satanelli in casa davanti a ottomila spettatori e saluta i playoff. Incredibile soprattutto per come è maturato il 2-2 che dopo l’1-0 dell’andata che ha estromesso dei giochi promozione i rossoblù. Vero che il Crotone giocava con un solo risultato utile ma al riposo la formazione di Zauli era avanti 2-0 con un Foggia che aveva dato dimostrazione di essere venuto allo Scida solo per un pareggio. Ma trovandosi sotto dopo i primi 45 minuti e avendo deciso di non giocare a calcio nella prima frazione di gioco l’unica cosa da fare nel secondo tempo era di provare a combinare qualcosa. E mentre il Foggia si organizzava per cercare la rimonta il Crotone ha cominciato a perdere fiducia e concentrazione. Primo tempo anche bugiardo per come è finito. Tribuzzi ha sbagliato un gol facilissimo dopo una manciata di minuti, Cernigoi l’ha sbloccata alla mezzora dopo un paio di occasioni gol non concretizzate, D’Ursi ci ha provato con un tiro dalla distanza neutralizzato da Damasso, Gigliotti ha segnato il 2-0 dando l’impressione di aver risolto la pratica qualificazione alla semifinale. Tutti convinti che sarebbe stato un secondo tempo da giocare con le pantofole e invece… Frigerio la riapre dopo 5 minuti. Gol voluto o no, ha però il merito di rinvigorire i foggiani. Il Crotone invece si abbassa e si impaurisce anche se davanti la pericolosità di Chiricò è palese visto il palo interno colpito. Ma al Foggia poco importa e Delio Rossi dalla tribuna azzecca tutti i cambi. Zauli invece li sbaglia tutti (troppi difensori e pochi attaccanti in campo) regalando campo e soluzioni di gioco agli avversari che pareggiano con Beretta. Ci si mette anche una direzione arbitrale insufficiente, completamente differente dalla prima parte di gara quasi perfetta. L’arbitro ha cominciato ad ammonire a destra e a manca e anche quelli che non meritavano il giallo. Rosso invece a D’Errico dalla panchina e da lì in poi il Crotone ha perso testa, forza e coraggio. È finita in pareggio. Il gol di Peralta nella gara di andata è stato preziosissimo così come il gol di Bjarkasson all’andata a Cerignola. Due gol più i due dello Scida che hanno regalato i quarti prima e la semifinale poi al Foggia. Uscendo dallo stadio qualcuno ci ha chiesto: e ora che succede? Bella domanda ma non abbiamo la risposta. Al momento l’unica cosa da fare è fermarsi e trovare un perché per tutto quello che è successo in questa stagione e soprattutto nelle due gare di playoff. E poi aspettare.