Il Presidente della Regione Roberto Occhiuto ha firmato una nuova ordinanza che riguarda i test antigenici rapidi. La diffusione del numero di nuovi casi di infezione in Calabria ha raggiunto valori di incidenza superiori a 600 per 100.000 abitanti, determinando una maggiore pressione sui servizi ospedalieri e su quelli territoriali. E purtroppo è uno scenario che potrebbe peggiorare. In caso di mancata pronta disponibilità di test molecolari o in condizioni d’urgenza e di sovraccarico dei servizi sanitari territoriali si può ricorrere ai test antigenici rapidi. E si può fare anche presso strutture private a ciò abilitate. L’ordinanza regionale infatti prevede che per l’esecuzione dei tamponi di fine isolamento o quarantena o auto sorveglianza, in alternativa all’Asp, è prevista la possibilità di farsi un test rapido antigenico o molecolare, presso gli erogatori pubblici e privati, anche in modalità domiciliare, autorizzati o riconosciuti come abilitati. Per la conferma della positività o negatività al Covid non è più necessario il successivo test molecolare. “In Calabria ho fatto la ‘zona rossa’ solo a Platì, un Comune che ha meno del 30% dei vaccinati – ha aggiunto Occhiuto – qualche settimana fa ho fatto aprire un centro vaccinale ed ho detto agli abitanti: vaccinatevi o vi metto in ‘zona rossa’. Il primo giorno si sono vaccinati in 40, il secondo in 20, poi sempre meno. E adesso sono in ‘zona rossa’, e resteranno a casa” ha detto il Presidente. “Sono contrario ad ogni restrizione di libertà per i vaccinati. Abbiamo chiesto agli italiani e ai calabresi di vaccinarsi, e chi sceglie la scienza non può pagare per i comportamenti altrui. Non vaccinarsi è una libera scelta, che giudico irresponsabile, ma questa libera scelta ha delle conseguenze. Non possiamo correre rischi a causa di una minoranza: i non vaccinati stiano a casa”.