Si chiamano Contratti istituzionali di sviluppo per la Calabria. Due tavoli, il primo coinvolge le città di Catanzaro, Cosenza e Crotone, il secondo Reggio Calabria e Vibo Valentia. In Prefettura, a Catanzaro, a presiedere i due tavoli il ministro per il Sud Barbara Lezzi. Ai due Cis prendono parte il presidente della Regione Mario Oliverio, i sindaci delle città capoluogo, i presidenti delle province, il prefetto di Catanzaro Francesca Ferrandino, il presidente della Commissione Parlamentare antimafia Nicola Morra, l’Ad di Invitalia Domenico Arcuri, e i rappresentati delle principali sigle sindacali e associazioni datoriali. Lezzi arriva in Calabria in un momento delicato per il governo. Tanti i dossier sul tavolo, tanti gli scontri nella maggioranza. Temi come la dotazione infrastrutturale del Paese e il regionalismo differenziato chiamano in causa direttamente la distanza tra Nord e Sud. Quelli che troppo spesso sono naufragati nel corso di decenni sono stati piani eccessivamente ambiziosi, progetti faraonici completamente decontestualizzati rispetto alle caratteristiche dei territori nei quali dovevano essere realizzati. Questi Contratti – dice il ministro – sono altra cosa: non si tratta di interventi risolutivi, ma prevedono la realizzazione di progetti mirati, in tempi più rapidi rispetto al normale. È uno dei tasselli del nostro piano per il Sud, insieme al rilancio delle infrastrutture, sostegno alle imprese, al lavoro e alla ricerca.