Se vuoi scoprire i versi, musicati da Domenico Modugno, di Pier Paolo Pasolini, o vibrare di grancassa, sbudellata da un signore che si chiama Ciaramella, con le grida euforiche di un pescatore di Caserta che non sa che anche per due tonni l’amore è sopra ogni cosa…. Allora devi sentire – con la buona creanza – un concerto della Piccola Orchestra Avion Travel.
Garbate profonde emozioni, la teatralità silente ma avvolgente di Peppe Servillo, gli arpeggi di Fausto Mesolella, la bontà triste e suadente di Peppe D’Argenzio, la ritmica mai invadente. E poi, questo scenario da mille e una notte, quasi che la colonna del tempio di hera, incuriosita dalle note mai volgari dei musicanti in viaggio, si fosse prenotata un posto in prima fila.
Il Festival dell’Aurora numero 17 chiude la prima parte dando appuntamento al 28 di settembre. Ma resta indelebile questa sera di forti emozioni, dove la passione, chiaramente, ha un altro registro, un’altra grammatica.
Da queste parti sono passati Goran Bregović, Michael Nyman, Luis Bacalov, Lucio Dalla, Ludovico Einaudi, Gino Paoli, intellettuali e scrittori come Dacia Maraini e Filippo La Porta. Il 28 settembre in Villa Comunale toccherà all’Ensamble Armonia Antiqua Baroque che suonerà VIVALDI e CAMPANA con le Quattro Stagioni. Perché, per dirla con il direttore artistico Franco Eco, la musica dalle nostre parti risuona in luoghi della storia e dell’anima.