Tre anni di Massimo Scura alla guida della sanità calabrese. Risultati? Fallimentari. Ormai ne sono convinti tutti. Anche perché i numeri parlano chiaro. Nel suo triennio di attività il disavanzo ha raggiunto il livello monstre di 101 milioni di euro. Il buco è stato coperto solo parzialmente dalla fiscalità regionale. Cioè più tasse per i calabresi. Si è dovuti ricorrere all’utilizzo del fondo sociale per più di 8 milioni per evitare lo sforamento. Se fosse successo, per altri tre anni ci saremmo dovuti tenere il commissario, per tre anni si sarebbero nuovamente bloccate le assunzioni, per tre anni avremmo avuto aliquote irpef e irap ai massimi consentiti. Una vera e propria calamità Massimo Scura per la sanità calabrese. Lo grida forte il segretario regionale ANAAO ASSOMED Filippo Maria Larussa. Per il sindacato dei medici pubblici è desolante il dato sulla mobilità passiva extra-regionale. Nel 2017 si attesta a 295 milioni, mentre la griglia lea (cioè i livelli essenziali di assistenza) continua a vedere la Calabria inadempiente, ben sotto la media nazionale dei 160 punti. Scura ci risparmi la tiritera che scarica sempre su inadempienze altrui o sul destino cinico e baro. Le inefficienze sono sue; Scura è autoreferenziale e non ha alcuna strategia nella sua attività di commissario. La bocciatura, dopo tre anni di gestione, è impietosa e totale. Pure il neo sottosegretario Maurizio Fugatti, rispondendo alle varie interrogazioni e interpellanze parlamentari, ha confermato lacune ed errori. Peraltro già rilevati dal Tavolo Adduce anche nell’ultima riunione. Larussa invoca l’intervento del Ministro Giulia grillo. Informata della situazione, il ministro senza indugio rimuova Massimo Scura per manifesta incapacità. Sono i dati, i numeri, che parlano. Ma l’ANAAO ASSOMED ne ha pure per la Regione, alla quale ricorda che disavanzo economico e peggioramento della qualità dell’assistenza sono anche conseguenza delle inefficienze delle aziende sanitarie. E il management delle asp è stato scelto dalla Giunta Regionale.