Il Parco archeologico di Sibari ha uno stand dedicato alla Borsa mediterranea del turismo archeologico di Paestum ed è la prima volta che accade. La partecipazione dell’Istituto, recentemente dotato di autonomia, al salone, che si tiene dal 25 al 28 novembre, è “rilevante – è scritto in una nota – anche come testimonianza del passato che continua nel suo presente. Paestum fu infatti fondata come Poseidonia proprio dai coloni greci di Sibari”. “Sede del primo e più grande salone espositivo al mondo del patrimonio archeologico e di ArcheoVirtual, l’innovativa mostra internazionale di tecnologie multimediali, interattive e virtuali, – prosegue la nota – la Borsa si configura come luogo di approfondimento e divulgazione oltre a costituire occasione di incontro per addetti ai lavori, operatori turistici e culturali, viaggiatori e appassionati”. Il direttore del Parco di Sibari Filippo Demma, interviene in tre occasioni. Il 25 discute su “I beni culturali e il turismo dopo la pandemia” alla tavola rotonda organizzata dalla direzione della Bmta e nel pomeriggio relaziona su “La ripresa della ricerca per nuove forme di valorizzazione in Calabria”. L’evento clou è il 26 novembre, nell’ambito degli ‘Incontri’ organizzati dal Ministero della Cultura terrà la conferenza “#Sibarinprogress: dal logo ai nuovi modelli di gestione, una rivoluzione in atto”. Al Parco (che comprende il Museo nazionale archeologico della Sibaritide, l’area archeologica Parco del Cavallo e il Museo nazionale archeologico di Amendolara), infatti, l’innovazione ha preso avvio con la nuova direzione nel febbraio 2021. “La rivoluzione – conclude la nota – riguarda i metodi e i contenuti del nuovo allestimento, attraverso la scelta di coinvolgere i visitatori nelle fasi della trasformazione e facendo della provvisorietà oggetto di racconto, ascolto, partecipazione. L’innovazione interessa anche l’accessibilità delle aree, la messa a punto di un sistema di tutela determinante nella diffusione della cultura della legalità, un innovativo approccio alla ricerca e alla digitalizzazione del patrimonio. In occasione della Bmta, Demma illustra i lavori in corso e presenta per la prima volta il logo e la nuova identità visiva del Parco”.