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Novembre,23,2024

ISOLA CAPO RIZZUTO (KR), DUE NUOVI FURTI A "TERRE JONICHE-LIBERA TERRA". LIBERA: "FANNO MALE MA NON CI FERMEREMO"

Due furti sono avvenuti in pochi giorni in un immobile confiscato alla criminalità organizzata e destinato dalla cooperativa Terre Joniche -Libera Terra, che ne è assegnataria, ad attività sociali. Assegnato nel 2013, il fabbricato, situato in località Cepa Isola di Capo Rizzuto (KR), ha ospitato concerti, le feste della semina dedicate al biologico, eventi sportivi oltre che visite settimanali di numerose scuole. Il primo furto è avvenuto martedì 13 novembre e ha riguardato il furto di circa 100 paletti in legno che reggevano la rete metallica a recinzione del bene confiscato sito in località Cepa, facendo rimanere incustodito il fabbricato per un tratto di circa 200 metri. Dopo circa una settimana altro furto: il 19 novembre è stato rubato il cancello d’ ingresso della lunghezza di circa 8 metri con aste di legno, già oggetto nel passato di atti vandalici e riparate, e ferro. La cooperativa Terra Joniche per entrambi i casi ha sporto denuncia con relativo sopralluogo dei carabinieri di Isola Capo Rizzuto. Il bene, in passato, è stato più volte vandalizzato: sono state trafugate le ante delle finestre, i fili della corrente, gli arredi e i sanitari; e’ stata distrutta una serra per la coltivazione di piante ornamentali e la casetta di legno utilizzata come aula didattica, il tutto puntualmente denunciato alle forze dell’ordine. “Due furti in pochi giorni che provocano disorientamento e fatica. Atti che ci preoccupano – commenta in una nota Libera – ma non ci fermano: a questi continui gesti vili rispondiamo ancora una volta con il potere dei segni dell’impegno e della corresponsabilità. Tali tentativi non hanno fermato in passato ne’ fermeranno la scelta e la determinazione di Libera e della sua rete nell’opera di restituzione alla collettività in Calabria come in tante altre parti del Paese, di quanto le mafie hanno sottratto con la violenza e la minaccia. Tuttavia, al di là delle loro intenzioni, questi continui gesti vili sono un buon segno. Sono la riprova – scrive Libera – del positivo che in Calabria stiamo cercando di costruire anche grazie alla preziosa opera di magistratura e forze dell’ordine, dell’associazionismo, del mondo cattolico e di molte amministrazioni attente”.

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