Seppure da remoto, c’erano tutti al tavolo del MISE sulla vertenza della Abramo CC, azienda che si ritrova in amministrazione straordinaria: i Commissari straordinari, le Segreterie nazionali e territoriali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, le RSU/RSA e i rappresentanti delle istituzioni locali delle Regioni Calabria, Sicilia, Lazio, il comune di Crotone e la Prefettura di Crotone da cui era collegata la Vice-Ministra Todde. In avvio di incontro i commissari giudiziali di ABRAMO CC in AS hanno fornito un’analisi della situazione aziendale sia dal punto delle attività, che in riferimento alla situazione economica e finanziaria. In particolare l’attenzione è ricaduta da subito sul piano di programma di risanamento che ha come obiettivo principale la cessione dell’intero corpo aziendale a società interessate che manifesteranno formalmente interesse al fine di mantenere l’unicità aziendale, o in alternativa, come opzione secondaria, la possibilità di cessione di rami e/o di realtà produttive partecipate. In ogni caso l’obiettivo della curatela è di garantire i livelli occupazionali. La curatela ha dichiarato che l’accordo di Cigs sottoscritto il 18 Maggio scorso, ha dato e darà la possibilità di mantenere inalterato i livelli occupazionali (1224 lavoratori tra Calabria, Sicilia e Lazio). I commissari hanno, inoltre, informato i partecipanti al confronto che Abramo CC in AS è di nuovo in possesso di regolare DURC e DURF, ciò ha permesso il recupero di fatture da società come Poste Italiane e Ministero dei Trasporti, garantendo disponibilità di cassa in questa fase difficile e complessa, permettendo al contempo di poter tornare a partecipare a gare e bandi. In questo momento la Abramo CC in AS mantiene le attività di TIM, Enel e MIT. Le Segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil apprezzano il ruolo svolto dal ministero nella convocazione del tavolo di crisi, finalizzato a monitorare costantemente l’andamento della procedura concorsuale e la realizzazione del piano di programma, ha ribadito l’importanza di un autorevole intervento del Ministero sulle committenti al fine di garantire la piena continuità occupazionale. Preoccupate invece per i circa 100 lavoratori produttivi indiretti (staff) non legati organicamente alle 3 commesse ancora in essere, per i quali, in un eventuale cambio di appalto, non sarebbe garantito il passaggio in clausola sociale. Le parti presenti hanno concordato sull’opportunità di mantenere il tavolo aperto, avviando un monitoraggio costante, e aggiornandolo ogni qual volta ci saranno novità significative.

