Quattromila denunce nel 2021, l’81% accolte dalla Procura. Sono i dati citati dal procuratore regionale della Corte dei Conti, Maria Anita Rachele Aronica, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario della magistratura contabile calabrese. Le condanne nel 2021 sono state pari a quasi 7 milioni, le attività delegate dalla Guardia di Finanza a oltre 72 milioni e denunce per 38 milioni. Anche nel 2021 sono stati emessi vari atti di contestazione di responsabilità riguardanti la sanità. Resta frequente il ricorso da parte dei creditori delle aziende sanitarie allo strumento della cessione di credito, senza però che il credito sussista o perché già pagato o perché non esistente. La Guardia di Finanza ha accertato che sistematicamente nel corso degli anni l’Asp di Reggio Calabria non si costituiva nei giudizi di opposizione ai decreti ingiuntivi e successivamente non procedeva al pagamento nonostante i titoli esecutivi passati in giudicato. La maggior parte delle risorse assegnate per l’emergenza Covid, 115 milioni di euro, non è stata utilizzata. 77 milioni sono ancora accantonati nei bilanci delle aziende. Un quadro desolante aggravato dal deficit che non si è ridotto in misura sensibile dopo oltre 10 anni di commissariamento. Anzi è sicuramente di molto superiore, considerato che non si dispone di alcuni dati e bilanci certi, in particolare a Reggio Calabria