Fascia tricolore al petto e fiaccola accesa in mano. Ci sono tutti i 28 sindaci dell’Ambito di Soverato. Sfilano tra centinaia di persone. La folla chiede la fine della guerra. Sventolano le bandiere della pace e quelle dell’Ucraina e a confondersi non sono solo i colori delle due nazioni, ma i due diversi idiomi che recitano “il padre nostro” sul sagrato della parrocchia di Soverato, tappa finale della fiaccolata. La comunità ucraina che vive sul territorio dice “grazie a Soverato”, città che ancora una volta non si dimostra indifferente e tende la mano dell’accoglienza ai profughi di guerra che aspetta di poter ospitare.