Giuliano Pisapia, ex sindaco di Milano e avvocato di Mimmo Lucano, parla a ‘La Repubblica’ di una sentenza “ingiustificata e ingiusta” sul sindaco di Riace. “Anch’io ero incredulo, quasi attonito, ma continuerò a impegnarmi al suo fianco in appello per arrivare a ribaltare l’esito”, racconta nell’intervista. In oltre 40 anni di Tribunale sostiene di non aver mai visto un verdetto simile: “Mai, in centinaia di processi che ho seguito e neppure parlando con avvocati, magistrati o imputati. È una pessima politica, che fa male anche alla giustizia, quella di chi tenta di strumentalizzarla per altre finalità”. “Condannare Mimmo Lucano a 13 anni di carcere è tanto scandaloso quanto assurdo. E’ un grande pacificatore umanitario e coraggioso. Puoi anche mettere in prigione tutte le persone di buona volontà, comprese quelle che predicano la compassione e la fraternità. Ora sono pronto a vedere Papa Francesco in manette, non sarebbe meno ridicolo o farsesco”. Così il regista Wim Wenders in un intervento pubblicato su ‘La Stampa’ a proposito della condanna dell’ex sindaco di Riace. In relazione alla sentenza si sono uniti “a tutti coloro che hanno già espresso piena solidarietà ai Colleghi del Tribunale di Locri, fatti bersaglio di inusitati e ingiustificabili attacchi soltanto per avere esercitato le loro funzioni. La semplice lettura dell’imputazione e del dispositivo della sentenza, da cui emerge che Domenico Lucano è stato ritenuto responsabile di oltre 20 gravi reati, dimostra facilmente che nel provvedimento non c’è nulla di abnorme” affermano Giuliano Castiglia, Stefania Di Rienzo, Ida Moretti e Andrea Reale del Comitato direttivo centrale dell’Anm. Il diritto di critica, anche e soprattutto rispetto all’esercizio delle pubbliche funzioni, come quella giudiziaria, è sacrosanto, ma la critica non può prescindere dai fatti e dalla loro analisi.

