La politica calabrese lavora sottotraccia. Il rinvio delle elezioni regionali (in Calabria si torna al voto dopo la morte di Jole Santelli) a dopo l’estate, in un “range” tra il 15 settembre e il 15 ottobre per come deciso recentemente dal governo alla luce dell’emergenza coronavirus, ha reso il campo degli schieramenti un “work in progress”, un cantiere ancora aperto. Sui tavoli delle coalizioni ci sono già alcuni punti fermi, ma lo slittamento del voto in autunno ovviamente rende meno granitiche le certezze finora acquisite: in più, le nuove dinamiche politiche che si potrebbero delineare a Roma, dopo la nascita del governo delle larghissime intese guidato dal premier Mario Draghi, potrebbero ulteriormente rimescolare le carte. Così come le novità che si registrano nei vari partiti, a iniziare dal Pd, con l’elezione del nuovo segretario Enrico Letta che – secondo gli analisti politici – anche sui territori come la Calabria è destinata a dispiegare degli effetti, come una rinnovata spinta alla costruzione dell’alleanza con il Movimento 5 Stelle. Allo stato, in campo ci sono tre candidati alla presidenza della Regione: il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Roberto Occhiuto (indicato dal suo partito), il consigliere regionale del Pd, Nicola Irto, e il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che guida un’aggregazione civica che ricomprende al momento movimenti e partiti della sinistra. Sul piano delle coalizioni, però, ancora il quadro non è delineato. Per quanto riguarda il centrodestra, Forza Italia, alla quale secondo gli accordi nazionali con gli alleati spetta la scelta del candidato governatore, ha indicato Occhiuto, ma sul suo nome non si sono ancora ufficialmente espressi né la Lega di Matteo Salvini né Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni: salviniani e meloniani infatti rimandano ogni decisione al tavolo romano e intanto fanno intendere di essere pronti anch’essi a esprimere un potenziale candidato. Trattative aperte anche nel campo del centrosinistra, che peraltro si è sgranato dopo la discesa in campo di de Magistris: il Pd ha indicato come candidato governatore Irto, “astro nascente” dei dem calabresi, ma anche qui il perimetro della coalizione non è ancora definito. Il Pd, anche per le Regionali in Calabria, ha già avviato un fitto dialogo con il Movimento 5 Stelle, ma al momento non c’e’ un accordo chiuso con i pentastellati, la cui base guarda in realtà con maggiore trasporto all’opzione De Magistris. A molti osservatori politici non è sfuggito il passaggio dei neo segretario nazionale del Pd Letta all’atto dell’investitura sulla necessità di cementare il rapporto con il Movimento 5 Stelle, e questo potrebbe dare nuovo impulso all’interlocuzione tra democrat e M5S per le Regionali in Calabria, Nelle prossime settimane si capirà in che modo la situazione si evolverà: per il momento, il quadro politico calabrese resta “work in progress”. ]]>