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Novembre,16,2024

50 ANNI FA IL RITROVAMENTO DEI BRONZI: EVENTI TRA MUSICA E IMMAGINI

Oggi si celebra il 50mo anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace, capolavori indiscussi dell’arte greca del V secolo a.C. Il Bronzo A e il Bronzo B, il giovane e il vecchio: inseparabili eppure diversi, due uomini completamente nudi che dovevano essere armati di scudo, lancia ed elmo. Esemplari unici al mondo in bronzo, gli ‘eroi venuti dal mare’ sono considerati tra le testimonianze più significative dell’arte greca classica e la loro grandezza sta soprattutto nella perfezione con cui i corpi sono stati riprodotti. “I Bronzi di Riace ormai sono il simbolo della città di Reggio Calabria. Dal 2013 sono esposti nel Marrc Museo Archeologico di Reggio Calabria e senza dubbio hanno dato nuova vita alla struttura museale – afferma Rosanna Trovato dell’Archeoclub dello Stretto. Statue dalla disarmante bellezza, sono mistero e fascino, e da sempre richiamo di visitatori provenienti da tutto il mondo che restano stupiti davanti a tanta meraviglia”. Appuntamenti culturali, nuovi rilanci e mostre, ma anche musica. Oggi esce Bronzi di Riace Original Soundtrack: una colonna sonora unica nel suo genere che vede per la prima volta insieme 9 pluripremiati compositori in un percorso sonoro e una colonna sonora cinematica tra orchestra e elettronica, nati dalla sequenza di Fibonacci. Supernova Collettive, Marco del Bene, Demiurgo, Vittorio Giampietro, Roberto Lobbe Procaccini, Massimiliano Stefanelli, Dario Vero sono gli artisti coinvolti in una narrazione sonora che si propone di esplorare l’oro di Calabria: la Magna Grecia e i Bronzi di Riace in chiave contemporanea e cinematica. L’intera colonna sonora è a supporto della campagna di promozione Bronzi50. Tra gli eventi dell’anniversario si tiene fino al 23 ottobre, al Museo di Reggio Calabria, una mostra tutta dedicata ai due “eroi venuti dal mare”. Un percorso di immagini curato dal direttore del Museo, Carmelo Malacrino, e da Luigi Spina, riconosciuto da Artribune quale miglior fotografo italiano del 2020. Accompagna la mostra il libro fotografico “Bronzi di Riace” nel quale i testi di Carmelo Malacrino e Riccardo Di Cesare dialogano con la ricerca fotografica di Luigi Spina. Sedici fotografie di grande formato (90×134 cm) sono esposte nella scalinata piacentiniana del MArRC, proponendo un dialogo visivo fra le due sculture. È possibile rimanere aggiornati su eventi e iniziative sui social facebook e instagram, @bronzidiriace50 e seguendo l’hashtag ufficiale #bronzi50. Le statue sono state datate dagli studiosi al V sec. a.C., di stile tipico dorico del Peloponneso, prodotte ad Argo. Dovevano trovarsi su una nave che viaggiava dalla Grecia verso la penisola italica. Negli anni gli studi sui Bronzi sono stati davvero tanti, ma tanti sono anche i misteri attorno a queste grandi statue. Dove, quando e da chi furono veramente realizzate; cosa rappresentassero e quanti fossero; come e perché finirono nelle acque di Riace.

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