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Crotone
Novembre,5,2024

IL CROTONE E LA MALEDIZIONE DEI MINUTI FINALI

Davide Nicola lo definisce un piccolo dettaglio, quello che non permette alla sua squadra di arrivare al triplice fischio senza soffrire. Un particolare che spesso si tramuta in gol privando i rossoblù della vittoria (due volte) o del pareggio (4 volte) a secondo dei casi. E messe tutte assieme queste disattenzioni al Crotone sono costate carissime: ben dodici punti che sommati ai sei conquistati avrebbe disegnato un’altra classifica, ovvero quattordicesimo posto al pari del Chievo Verona, con un +3 su Sassuolo e Bologna. Roba da non credere.
E invece nella graduatoria reale ritroviamo i rossoblù ancora giù e poco conta se ultimi o penultimi. Ma che succede dall’80’ in poi? E (quesito ancora più importante) come se ne esce? Difficile rispondere. «Non parliamo di blocco mentale ma il problema è che tu spendi energia dal primo minuto fino a quando reggi – ha affermato Nicola in mixed zone parlando alle emittenti locali –. La dimostrazione per esempio è Bruno Martella che ha giocato un’ottima partita finchè ne aveva. Stessa cosa Stoian che rientrava da un infortunio. Poi bisogna intervenire con forze fresche e ricordo che la nostra situazione, tra infortunati e diffidati, non è delle migliori visto che attraversiamo un momento nel quale non siamo tantissimi». Domenica a San Siro, per esempio, è sembrato di vedere gli ultimi minuti di Firenze. Al Franchi al 40′ angolo di Tello, svirgolata di Rohden e gol di Astori. Stessa dinamica a Milano. Punizione di Honda, Trotta allontana male e sui piedi di Lapadula che insacca. Le palle inattive certamente sono un massacro per la difesa calabrese (anche il gol del pareggio Peresic è generato da un calcio d’angolo). Eppure Nicola da qualche settimana sembra aver trovato davvero la quadratura a quella che ad inizio stagione sembrava una sorta di armata Brancaleone capace di collezionare la miseria di un solo punto in 9 gare. Adesso il Crotone è solido, propone gioco, copre tutti gli spazi del campo ed è pericoloso e la riprova sono le gare contro l’Inter, il Torino (che vince allo Scida grazie all’aiuto dell’arbitro), la Samp costretta ad inseguire come il Milan. Insomma la squadra di due mesi fa non c’è più. Ora c’è un’altra idea di gruppo ma che si trascina dietro ancora la sindrome degli ultimi minuti. Quando Nicola risolverà anche questa negatività per il Crotone comincerà un nuovo campionato. Anzi, sarebbe necessario che cominciasse al più presto, dalla prossima gara, quella contro il Pescara di Oddo. E poi mano decisiva al mercato per rimpolpare un po’ tutti i reparti e non solo in termini di quantità.

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