E quando pensavi di averle viste tutte ecco che ti capita un tale Rapuano di Teramo che arriva a Crotone a dirigere uno scontro testa-coda e spera di fare il fenomeno. Ma il rischio invece di diventare sì un fenomeno, ma da baraccone, è sottile e Rapuano questo non lo afferra quando alla mezzora, col Crotone sotto di due reti, non gli concede un rigore sacrosanto e nemmeno una sacrosanta espulsione ai danni di Scognamiglio. Decisioni che forse avrebbero potuto riaprire la gara. La foto che pubblichiamo (per gentile concessione di Giuseppe Pipita) fuga ogni dubbio. A fine gara Spolli ha portato la maglia e da come si vede qualcosa in quell’azione nell’area di rigore del Pescara non è andata come regolamento. Il Crotone alla fine schiuma rabbia. Stroppa viene in sala stampa per accusare pubblicamente quanto successo e la successiva espulsione per la quale, a richiesta, nessuno dei quattro direttori di gara darà una giustificazione. Quella sul mancato rigore invece gliela ha data Rapuano a Gianni Vrenna: “ho assegnato la norma del vantaggio”. Una dichiarazione che ha fatto ancora più imbufalire il presidente del Crotone. Che è venuto in sala stampa a raccontare che domani presenterà un dossier su tutti i torti del Crotone in questa stagione (e che non sono pochi) e che probabilmente sta pagando in questo modo un’estate di accuse e carte da bollo contro il Chievo per riottenere la Serie A. Non è da poco tempo che la Procura Federale ha deferito Vrenna per dichiarazioni lesive contro la squadra clivense rilasciate questa estate ad una radio romana. Inibizione e 10mila euro di multa per il presidente. Come si dice in questi casi il danno, la beffa e la presa per i fondelli. Tornando alla gara Vrenna ha immediatamente chiamato Emidio Morganti, il capo degli arbitri della B, annunciandogli un faldone di torti contro i rossoblù. Morganti ha risposto che tutto quello che è stato fatto al Crotone lo ha ben chiaro in mente. Poi c’è stata una partita nella quale il Pescara è stato bravo a bloccarla al 9’ con Monachello e fortunato nell’occasione del raddoppio. Il Crotone, dopo il mancato rigore, ha perso tranquillità e lucidità e la gara si è conclusa con un nuovo ko casalingo che inguaia, semmai ce ne fosse ancora bisogno, ancor di più la squadra pitagorica.