La casa di Anna Frank è una delle maggiori attrazioni di Amsterdam e ora, dopo due anni di ristrutturazione, è pronta ad accogliere “una nuova generazione di visitatori”. “L’alloggio segreto”, ovvero l’appartamento dove Anna, la sua famiglia ed un altro nucleo di ebrei vissero dal 1942 al 1944, trascorrendo le giornate per lo più in silenzio per non farsi scoprire dai nazisti che avevano occupato l’Olanda durante la Seconda Guerra Mondiale, attira oltre un milione duecento mila persone all’anno e la sua popolarità è in costante crescita. Il Museo ha scoperto che il pubblico è cambiato, è composto da giovani al di sotto dei 25 anni provenienti spesso da paesi extraeuropei. Occorre un approccio nuovo. “È importante non dare nulla per scontato e spiegare dettagliatamente – ha detto il direttore esecutivo del Museo, Ronald Leopold – il contesto storico in cui Anna Frank visse, scrisse il suo famoso diario, prima di essere deportata e morire in un campo di concentramento”. Mentre l’alloggio segreto non è stato toccato, sono stati ampliati gli spazi di approfondimento, con audio, filmati, brani tratti dal diario della ragazza ebrea. “Daremo più informazioni su cosa successe durante la Seconda Guerra Mondiale e l’Olocausto, su come poté avvenire e su cosa significhi per noi oggi”, ha detto il direttore.