Quarantacinque anni fa, il 15 gennaio 1974, dunque in pieni anni ’70, sulla americana Abc debuttava Happy Days, la serie tv americana che, in onda per 10 anni, è stata sin da subito un cult della tv. Le storie e le vicende della famiglia Cunningham, dei loro amici e dell’indimenticabile Fonzie, nella Milwakee degli anni ’50 hanno segnato un’epoca, e anche i pomeriggi degli studenti italiani di quegli anni. La serie volutamente retrò guardava a decenni felici e ‘spensierati’ della storia americana post bellica. In Italia la Rai la cominciò a trasmettere su Rai1 nella stagione ’77-’78 con successo enorme per anni, almeno una decina: non c’era ragazzino di allora che non desiderasse il giubbotto di pelle scura di quel buffone di Fonzie che alzava i pollici ed esclamava Ehi! per salutare gli amici. Faceva il meccanico e si sentiva irresistibile: i metalmeccanici della Fiom, allora fortissimi, ne erano orgogliosi. Erano storie leggere leggere che portavano nelle stanzette dei ragazzi scenari e ambienti lontani e diversi, mentre la protesta di piazza di quei fine anni ’70, si faceva anche in Italia molto violenta. I ragazzi di allora conobbero così il fast food ad esempio o meglio il family restaurant (da noi si può dire che fatti così non sono ancora mai arrivati). E nessuna eco, o almeno questo è il ricordo, di qualsivoglia conflitto. Il massimo che poteva capitare nella mezz’oretta televisiva era una sfuriata di quel bonaccione di Howard Cunningham (interpretato da Tom Bosley, morto nel 2010), proprietario di un negozio di ferramenta a Milwaukee, nei confronti di quel ‘discolo’ (anche il termine è d’epoca) di Richie, un pennellone rosso lentigginoso che poi sarebbe diventato uno dei registi di Hollywood più acclamati, Ron Howard e che infatti dopo sette stagioni mollò il set. E anche la famiglia era da mulino bianco: Howard il ‘capofamiglia’, la mamma Marion (Marion Ross, oggi 90 anni) con i capelli rigorosamente cotonati era ovviamente una casalinga sempre intenta a infornare e poi due figli, il maggiore Richie, la minore Joanie Louise (Erin Moran, morta nel 2017 dopo una vita non facile) che Fonzie prendeva in giro perché troppo magra, chiamandola Sottiletta. Nessun intreccio strano, di quelli cui sono abituati i ragazzini di ora con serie tipo Il Trono di Spade o Narcos. Il gruppetto dei ragazzi con Ralph Malph (Donny Most), Potsie (Anson Williams), Chachi (Scott Bajo) si frequentava ogni giorno da Arnold’s, hamburger, patatine e coca cola, poi il juke box e i primi amori. La serie guardava al passato, come al cinema facevano American Graffiti e Grease. Fuori la porta di casa c’erano gli anni di piombo, in tv le gonne a ruota e il rock ‘n roll dei Giorni Felici. Sunday, Monday, Happy Days…