Tre le ipotesi di reato per cui si indaga in merito alla ressa poi sfociata in tragedia nella discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, in provincia di Ancona. Altri 7 gli indagati, oltre ad un minorenne (colpevole di aver spruzzato lo spray urticante all’origine di tutto). Lo ha reso noto la procuratrice per i minorenni delle Marche, Giovanna Lebboroni, spiegando – come riporta Adnk – che si indaga per «omicidio preterintenzionale, lesioni dolose e lesioni colpose». A finire nel registro degli indagati: i quattro proprietari dell’immobile e tre soci, di cui uno anche amministratore della società. Le indagini sulla vicenda costata la vita a sei persone si stanno concentrando anche sul piano di evacuazione per appurare se tutto sia stato gestito in maniera corretta oppure no: “E’ evidente che in quel punto l’afflusso era superiore al margine di tolleranza” ha aggiunto la procuratrice capo di Ancona Monica Garulli. Per quanto riguarda invece il minorenne indagato, “è un atto dovuto” ed è stato “chiamato in causa da tre persone ma in modo generico”. In base ai primi accertamenti le uscite di sicurezza del locale – posto ora sotto sequestro – si sono regolarmente aperte. Le morti sarebbero state causate dal cedimento di due muretti all’esterno del locale sotto la pressione delle persone in fuga, cedimento che ha provocato la caduta di alcuni spettatori e il loro schiacciamento da parte degli altri che gli sono passati sopra. A morire nella ressa creata dal panico: Asia Nasoni, 14 anni, di Senigallia; Daniele Pongetti, 16 anni, di Senigallia; Benedetta Vitali, 15 anni, di Fano; Matttia Orlandi, 15 anni, di Frontone; Emma Fabini, 14 anni, di Senigallia; e mamma Eleonora Girolimini, 39 anni, di Senigallia.