Chiude con il consueto appeal culturale l’ultima settimana di questa XVI edizione di Armonie d’Arte Festival, in attesa a settembre di appuntamenti off e dedicati alle risorse del territorio regionale. La Chiesa Abaziale Normanna del Parco Scolacium a Roccelletta di Borgia ha ospitato “Pitagora, la nascita di un uomo nuovo” di Roberto Kirtan Romagnoli con la regia di Loris Seghizzi, in un allestimento fortemente voluto dal Festival come Focus tematico, dal momento che questa immensa figura immortale dell’umanità tutta ha sviluppato proprio in Calabria il suo pensiero e che sarà, nei prossimi anni, sviluppato da Armonied’ArteFestival come sezione permanente del cartellone. Il teatro che incontra l’uomo prima che arrivi l’attore, è il sottotitolo scelto per un viaggio alla riscoperta dell’uomo prima che del filosofo e destinato a svelare e far conoscere i segreti ed i misteri che Pitagora aveva compreso e condiviso nelle sue scuole. «Pitagora rappresenta il secondo appuntamento di una trilogia iniziata con Ulisse e conclusa con Garibaldi. Un lavoro partito da uno studio approfondito del personaggio che affascina fin dall’età scolare. Pitagora, però, non è solo l’inventore del teorema e quindi l’intento è anche raccontare l’uomo illuminato, la sua scuola, la sua filosofia e farlo persino in chiave comica, con un linguaggio a tratti leggero e accattivante, ma per svelare tutta la tragicità nascosta». D’altra parte si tratta di una performance che mette a nudo tutte le caratteristiche di un attore fuori dagli schemi tradizionali come Roberto Kirtan Romagnoli che, tra le varie esperienze professionali di profilo interculturale, annovera anche la costruzione delle percussioni a cornice, di tamburi a fusto e a calice che lo portano ad essere oggi uno dei costruttori più originali del settore entrando a far parte dei maestri liutai di St. Chartier, ritrovo internazionale di musicisti e liutai di tutta Europa nel Berry francese. Romagnoli è un musicista col talento del teatro, un personaggio unico, straordinario e difficilmente ripetibile perché spontaneo e naturale. In scena, dunque, la storia misteriosa ed affascinate dell’uomo che inventò la filosofia e scoprì “l’armonia delle sfere”, un personaggio tremendamente moderno per i suoi tempi, un maestro illuminato che con le scienze e la musica diede vita ad un’esperienza unica destinata a creare “uomini nuovi”.