“La Cuzzupi e la Battendieri nel loro dire denotano di disconoscere totalmente la problematica”. Lo scrive, in una lettera inoltrata oggi ai vertici dell’Ugl, Francesco Spadafora, portavoce del gruppo “Graduatoria 118”, che interessa una sessantina di vincitori di concorso per autisti delle ambulanze. Concorso espletato a Crotone tra il 2016 e il 2017. La Ugl di Cosenza si è interessata alla vertenza, ma nel dibattito sono anche intervenuti i segretari regionali Ornella Cuzzupi e Valentina Alba Battendieri. “La graduatoria scaturita dal concorso per il 118 di Crotone ha valenza regionale, poiché da essa ha già attinto l’Asp di Catanzaro, – scrive Francesco Spadafora – validando in questo modo la legalità della graduatoria stessa delineata dopo il concorso”. “Sulla riconversione dei cuochi ad autisti sta già indagando la Procura della Repubblica, – sottolinea Spadafora – perché sembra strano a tutti che una figura di categoria inferiore riesca a ricoprire un ruolo tecnico di autista di ambulanza medicalizzata PET; a questo punto ci chiediamo perché questi cuochi non siano stati riqualificati come infermieri oppure come OSS? Forse perché serviva un diploma che nel profilo di autista non necessita?”. E ancora, Spadafora precisa altri punti interessanti della vicenda. “Le postazioni PET di Lungro e Cariati sono in convenzione ai privati a 450 euro al giorno (esclusi gettoni, attivazioni, ecc.) che moltiplicati per 30 giorni fanno circa 13.500 euro al mese, – scrive Spadafora – 6 autisti del 118 ad una media di 2000 euro mensili costano all’azienda circa 12.000 euro mensili; vogliamo parlare di risparmio in una Regione dove c’è una Sanità commissariata ed in fase di rientro?”. I vincitori del concorso esprimono poi gratitudine a Giuseppe Brogni, segretario provinciale dell’UGL di Cosenza, scrivendo che “è l’unico, insieme a noi che continua a lottare come un leone contro un sistema malato e colluso”. Infine, si stigmatizza la “poca attenzione” e la “poca solidarietà” di Cuzzupi e Battendieri “nei confronti di chi combatte per la stessa bandiera”.