Dopo aver visto la sesta sconfitta in stagione per il Crotone impegnato a Perugia, l’impressione che se ne ricava è che le medicine che il dottor Oddo sta somministrando alla squadra facciano poco effetto. Per lunghi tratti della gara il Crotone del neo tecnico rossoblù non è sembrato parente stretto di quello di Stroppa ma addirittura il gemello. Squadra priva di identità e di personalità, senza idee ed equilibrio e che purtroppo sta pagando pesantemente le assenze. Ma al netto di queste i sostituti non sembrano essere all’altezza della situazione. Ma sono soprattutto i senatori che in questo momento stanno venendo meno. Malissimo e irritante (come ormai da settimane) Stoian, indecifrabili le prestazioni di Barberis, Firenze, Rohdén e Faraoni. E poi, una volta per tutte, occorre smetterla di tacciare questo Crotone come squadra forte, di categoria, blasonata e altre amenità varie ma solo per una ragione: perché non è vero. Questa squadra è modesta per non usare un altro aggettivo che non guasterebbe. Oddo fa quel che può e allestisce una squadra incerottata viste le assenze di Cordaz per squalifica e di Martella, Marchizza, Nalini e Benali. Ma l’undici messo in campo da Oddo non dà mai l’impressione di poter comandare il gioco nel primo tempo. Il pallino ce l’ha sempre il Perugia che a centrocampo vince nettamente e sulla propria fascia destra fa furore dove invece Stoian e Faraoni dovrebbero fare la differenza. I rossoblù appaiono stranamente bloccati, insomma la stessa patologia che ha accusato nelle scorse 11 gare: è una squadra che non decolla, anzi fa una fatica bestiale a tenere il passo degli avversari. Estemporanee le palle gol come quella di Firenze che di testa non imprime forza consentendo a Gabriel una parata plastica. Poi l’errore della difesa, che non manca mai, per poco regala il vantaggio agli umbri con il tiro di Merchiorri deviato da Festa dopo una strafalcione infiocchettato da Vaisanen e Molina. Il gol però arriva al 23’ quando Kingsley scappa a Faraoni probabilmente commettendo anche fallo e dalla destra mette in mezzo per Valerio Verre che tira a colpo sicuro mettendo in rete la palla del vantaggio. Il Crotone annaspa nell’insufficienza e non dà segnali di risveglio. Un lampo quello al 28’ quando Molina mette in mezzo per Firenze che ancora di testa impatta bene ma non angola consentendo a Gabriel di evitare il pareggio deviando con la coscia. Dopo il riposo il Crotone sembra tornare in campo con altro piglio e qualcosa si vede tanto che al’11’ riesce ad acciuffare il pari grazie ad un penalty che Simy si guadagna dopo un fallo di Gyomberg che frana nel cuore dell’area di rigore sull’attaccante. Dal dischetto lo stesso Simy rimette in parità la gara. Al 17’ il Perugia torna in vantaggio grazie ad un autogol di Simy che sugli sviluppi di una punizione di Falasca devia il forte tiro e beffa il proprio portiere Festa. Oddo cambia il fastidioso Stoian e l’inconsistente Faraoni con Budimir e Crociata. Cambia modulo, passa ad un 3-4-1-2 . Il Crotone fa UN possesso palla ma fine a se stesso. Il Perugia si schiera a 5 contro le torri del Crotone e parte di rimessa sfiorando due volte il terzo gol (Festa respinge sempre su Melchiorri) ma la squadra non ha idee, non impensierisce quasi mai Gabriel e incarta la sesta sconfitta in dodici gare. Se non è crisi questa.